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Treviso, il sindaco: "Autunno nel segno dell'arte"

27 settembre 2016 | 12.01
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Il sindaco di Treviso, Giovanni Manildo (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Il sindaco di Treviso, Giovanni Manildo (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Il turismo in provincia di Treviso sta crescendo: nel 2015 si è registrato un aumento del 7,22 per cento di arrivi e il 3,86 per cento di presenze. Treviso Capoluogo, Treviso Nord e Treviso Sud insieme rappresentano il 58 per cento delle presenze di tutta la Provincia". A sottolinearlo all'Adnkronos è il sindaco di Treviso, Giovanni Manildo, che aggiunge: "I dati diffusi dall’ente Provincia a febbraio di quest’anno non ci sorprendono: in questi anni di mandato infatti abbiamo lavorato per dare nuovo impulso alla città puntando su nuove proposte, eventi stagionali, ma soprattutto rilanciando il patrimonio artistico e culturale".

"Festival già da tempo noti in città, come TCBF (Treviso Comics Boook Festival) sono cresciuti ancora - sottolinea Manildo - altri sono nati ex novo grazie all’impulso e il sostegno dell’amministrazione comunale, come Sole Luna Treviso Doc Film Festival e CartaCarbone. La città ha ospitato importanti esposizioni come la mostra di Escher, che ha fatto registrare più di 150mila visitatori presso il Museo di Santa Caterina, rinnovato nelle sale espositive grazie a finanziamenti propri dell’amministrazione comunale, ma anche grazie all’intervento dei privati attraverso l’Art Bonus: siamo stati così tra i primi comuni del Veneto a utilizzare il provvedimento varato dal ministro per i Beni culturali Dario Franceschini. Il Museo Bailo, dopo tanti anni di chiusura, ha riaperto le sue porte trasformandosi in uno splendido luogo espositivo oltre che nella Galleria del 900. Gli spazi rinnovati grazie al restauro firmato da studio Mas e Heinz Tesar ospitano artisti di caratura internazionale, grandi interpreti del secolo breve da Martini, Ciardi a Gino Rossi".

"I weekend come quello appena trascorso segnano una grande discontinuità con il passato. A giorni inaugureremo la mostra di Marco Goldin 'Storie dell’Impressionismo': un ritorno attesissimo dalla nostra città. Il Museo di Santa Caterina, in particolare, è sede prestigiosa, oltre che delle splendide tele che potremo ammirare grazie all’esposizione di Goldin, di una ricca pinacoteca e del ciclo di affreschi del Martirio di Sant’Orsola ad opera di Tommaso da Modena. Treviso è insieme a Praga l’unica città europea a poter vantare la presenza di opere del pittore e miniatore del '300".

"I primi destinatari di questo investimento culturale saranno sicuramente i cittadini che potranno godere di un museo ritrovato e di un’esposizione di altissimo livello. Le ricadute in termini di rilancio sono, senza ombra di dubbio alcuno, trasversali e riguardano i settori più disparati delle forze vive e produttive della città: penso alle strutture ricettive e alberghiere, alla ristorazione, al mondo del commercio e a tutti i gestori dei servizi che la animano", prosegue Manildo.

"Treviso, per il ritorno di Marco Goldin e del caleidoscopico mondo dell’Impressionismo, sta indossando il suo vestito migliore. Abbiamo messo a punto un nuovo sistema di servizi, valorizzato alcuni dei luoghi più suggestivi della città - penso per esempio alle nuove piazze, le nuove isole pedonali Rinaldi e Santa Maria dei Battuti - per renderli fruibili non solo ai cittadini, ma a tutti i turisti che avranno il piacere di visitare la mostra e la città che la ospita. Una mostra che impreziosisce il nostro Museo Santa Caterina, ma che ci offre anche l’opportunità di collegare, di mettere a sistema, i luoghi tipici del centro di Treviso".

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