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Ambiente: in Piemonte il progetto 'Parco del cielo'

04 febbraio 2015 | 17.07
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Sul modello dei "Dark Park", aree dove il cielo è ancora abbastanza buio da permettere ricerche astronomiche e organizzare serate dedicate all’osservazione della volta celeste, da proteggere dall'inquinamento luminoso. Con vantaggi per l’economia e il turismo naturalistico

(Infophoto)
(Infophoto)

Troppa luce "spegne" le stelle. E così, se l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 2015 “Anno internazionale della luce e delle tecnologie basate sulla luce”, c'è chi sta lavorando affinché sia anche l’anno del buio. Il risultato? Presto potrebbe nascere in Italia, per l'esattezza in Piemonte, il Parco del cielo, sul modello dei Dark Park come il Big Bend National Park in Texas.

Enti di ricerca, appassionati di astronomia, insieme a Pro-Natura e con il patrocinio del Consiglio regionale del Piemonte, si schierano così contro l'inquinamento luminoso che rende impossibile l’osservazione del cielo stellato dai centri urbani e da buona parte del territorio circostante. L'obiettivo è diffondere la cultura di una buona illuminazione, proprio in sintonia con la proposta Unesco.

Per questo nasce il progetto piemontese di istituire un "Parco del cielo": individuare, e quindi proteggere dall’inquinamento luminoso, aree dove il cielo è ancora abbastanza buio da permettere ricerche astronomiche e organizzare serate dedicate all’osservazione astronomica e alla divulgazione, con vantaggi per l’economia e il turismo naturalistico.

A Torino "Meno luce, più stelle", prevede anche un incontro aperto ai cittadini

Il periodo che stiamo attraversando è decisivo per la difesa del cielo notturno, almeno di ciò che ne resta. Chiusa nel 2012 con le nuove norme europee l’era delle sorgenti di luce a incandescenza, le meno efficienti, si avvicina la fine anche delle lampade a fluorescenza. Il futuro è dei Led, diodi a emissione luminosa, che stanno rinnovando l’illuminazione domestica e quella pubblica con forti risparmi di energia e nelle spese di manutenzione.

Oggi in Italia il consumo annuo per l’illuminazione pubblica è di 107 kWh per abitante. Con il passaggio ai Led potrebbe ridursi di un terzo. Ma ci sono anche dei rischi. I soldi risparmiati potrebbero trasformarsi in una illuminazione ancora più aggressiva e dispersa per via dei contratti a lungo termine coni fornitori di elettricità e manutenzione.

Per questa ragione nasce il progetto Meno luce, più stelle, che prevede il 12 febbraio, alle ore 21, presso Infini.To Planetario di Torino un incontro riservato agli amministratori locali, ai tecnici e in generale a tutti i soggetti che possono nell’immediato intervenire sul problema e il 13 febbraio, a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte, un convegno gratuito, aperto non solo agli specialisti del settore, ma anche agli appassionati e a tutta la cittadinanza.

l'inquinamento luminoso interessa oltre il 60% della popolazione mondiale

Obiettivo: diffondere la conoscenza del fenomeno dell'inquinamento luminoso, che nasce circa un secolo fa con la diffusione dell'illuminazione pubblica ed è oggi una delle forme di inquinamento più pervasive: interessa, infatti, oltre il 60% della popolazione mondiale. Troppa luce spegne le stelle e il cielo risulta ormai inosservabile da gran parte della popolazione piemontese. Durante la giornata specialisti e ricercatori affronteranno il problema a 360 gradi.

Le innovazioni dell'illuminotecnica saranno presentate da Maria Luisa Rastello, direttore scientifico dell'Istituto nazionale di ricerche metrologiche; l'impatto ambientale e sulla salute sarà illustrato da Silvano Minuto di Pro Natura; gli aspetti di archeoastronomia e come osservavano il cielo i nostri antenati saranno spiegati da Guido Cossard della Società astronomica italiana. Piero Bianucci e Ginevra Trinchieri dell'Istituto nazionale di astrofisica illustreranno le iniziative previste per il 2015 Anno internazionale della luce, mentre Gian Luca Matteucci e Roberto Borri, entrambi Csp innovazione nelle Ict, racconteranno come le tecnologie web possano essere utilizzate per il controllo del territorio e dell'inquinamento.

Marco Delbò (Observatoire de la Côte d’Azur) spiegherà come si studiano i corpi minori del sistema solare e quanto sia importante poterli seguire con continue osservazioni, mentre Luca Zangrilli (Istituto nazionale di astrofisica) offrirà una panoramica storica dell'evoluzione dell'ottica. Infine, Antonaldo Diaferio (Università di Torino) darà un nuovo significato al buio, dimostrando come l'universo sia in espansione. Il convegno è gratuito e aperto alla cittadinanza, è necessaria la registrazione al sito: http://menolucepiustelle.oato.inaf.it.

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