(Adnkronos Salute) - La direttiva, delegando l'Istituto superiore di sanità all'espletamento dell’attività, individua specifiche priorità. Fra queste: l'analisi, secondo la metodologia del Progetto Sentieri, dei dati sanitari correnti, riguardanti mortalità e ospedalizzazione delle aree già individuate, caratterizzate da molteplici fattori di rischio, non solo di tipo ambientale, per delineare il profilo di salute complessivo delle popolazioni interessate.
E ancora: l'acquisizione e analisi dei dati relativi ai certificati di assistenza al parto (CeDAP), relativamente agli stessi Comuni interessati, disponibili presso il ministero della Salute, al fine di descrivere gli esiti avversi che la letteratura internazionale indica come associati all'esposizione ad emissioni e rilasci dei siti di smaltimento e combustioni illegali di rifiuti. Infine l'esame dei dati disponibili riguardanti rispettivamente le malformazioni congenite e l’incidenza tumorale.