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Tunisia: 700 le imprese italiane attive sul mercato

04 marzo 2014 | 16.31
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Tunisia: 700 le imprese italiane attive sul mercato

Tunisi, 4 mar. (Labitalia) - Risultano attive in Tunisia poco più di 700 imprese italiane o a partecipazione italiana, cifra che si è mantenuta costante negli ultimi anni. Sono i dati dell'Agenzia per la promozione dell'industria e dell'innovazione (Api) e dell'Agenzia per la promozione degli investimenti esteri (Fipa), riportati dall'Ambasciata italiana a Tunisi. La Tunisia ha sempre presentato caratteristiche ideali per gli investitori italiani, grazie alla vicinanza geografica, a una normativa particolarmente favorevole in materia di incentivi e al basso costo dei fattori di produzione.

"Nell'ultimo decennio - riporta l'Ambasciata italiana a Tunisi - si è pertanto assistito a un rilevante e articolato processo di delocalizzazione di nostre imprese nel Paese nord africano. Buona parte delle imprese italiane attive nel Paese beneficia della vigente legislazione in favore degli investimenti off-shore, che prevede privilegi in termini fiscali. Le aziende a capitale italiano impiegano oltre 55.000 persone e destinano all'estero, principalmente in Europa, buona parte della produzione".

"Il settore con maggiore presenza - ricorda - è il tessile-abbigliamento, ove operano in prevalenza piccole e medie imprese ma che vede presenti anche grandi gruppi".

"L'Italia è presente anche nel settore siderurgico e automobilistico - elenca l'Ambasciata - delle grandi opere e nel settore dei trasporti. Si stanno affacciando sempre più su questo mercato potenziali investitori italiani interessati al settore delle energie rinnovabili e a quello della meccanica ad alto valore aggiunto, che costituiscono attualmente i settori prioritari sui quali puntano le autorità tunisine".

"Significativa anche la rilevanza del settore energetico - sottolinea - in quanto in Tunisia passano 370 km (su un totale di 2.200) del gasdotto Ttpc (Trans tunisian pipeline company), che collega Italia e Algeria".

"La Tunisia riveste per l'Italia, secondo partner commerciale dopo la Francia, una perdurante priorità, circostanza ribadita anche - continua l'Ambasciata d'Italia a Tunisi- nel corso delle diverse visite politiche (oltre venti) succedutesi dalla rivoluzione ad oggi. Analogamente, è chiara alle autorità tunisine l'esigenza di rassicurare gli imprenditori stranieri sul successo del percorso politico della nuova tunisina e, per quanto riguarda le imprese italiane, sulle perduranti opportunità di investimento e partenariato che verranno offerte al nostro sistema-Paese. La messa in sicurezza del Paese è, infatti, condizione necessaria a garantire la continuità di una presenza economica straniera significativa, nonché l'accesso di potenziali, nuovi investitori nel Paese".

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