(Aki) - Ben Mohammed, con alle spalle una storia di attivismo giovanile in Italia sin dall'adolescenza, e' ottimista per le nuove sfide che attendono la Tunisia, che pure ha attraversato ''momenti critici'' (il riferimento e', tra l'altro, agli omicidi degli oppositori Chokri Belaid e Mohammed Brahmi) e che subisce ''l'instabilita' di alcuni Paesi vicini''.
''Siamo sempre stati un popolo pacifico, che guarda avanti, che vuole veramente la democrazia, che vuole garantire le liberta' - dice - abbiamo ancora il senso di unita' nazionale e questo e' quello che ci fa andare avanti''. L'obiettivo e' arrivare ''al piu' presto a nuove elezioni prima della fine dell'anno'', sottolinea, ribadendo la necessita' di ''mantere il clima di consenso politico per concludere la transizione'' perche' la ''fase piu' difficile e' superata''.
A traghettare il Paese verso le elezioni e' un governo tecnico dopo il passo indietro di Ennahda. ''E' stato un compromesso e non un fallimento - conclude Ben Mohammed - Abbiamo dato priorita' all'interesse del Paese. Non siamo interessati al potere, ma alla democrazia, alle garanzie di liberta'. L'importante e' andare verso la stabilita'''.
