(Aki) - Un tribunale libanese ha respinto la richiesta delle autorita' tunisine di mettere sotto sequestro i beni della moglie dell'ex presidente Zine el-Abidine Ben Ali, destituito con la 'Rivoluzione dei gelsomini' del 2011. I giudici di Beirut hanno respinto, in particolare, la richiesta del ministero libanese della Giustizia di dare attuazione a una sentenza di un tribunale tunisino, che prevedeva il sequesto dei fondi appartenenti a Leila Trabelsi e il loro trasferimento alla Banca centrale di Tunisi.
Il rifiuto del tribunale libanese e' stato giustificato con un vizio formale, in quanto la richiesta conterrebbe un indirizzo a Beirut della Trabelsi che risulta inesistente. I giudici hanno chiesto alla Tunisia di fornire entro cinque giorni un indirizzo corretto. Tunisi ha gia' recuperato 28,8 milioni di dollari da conti bancari della Trabelsi in Libano.