L'Unione libera patriottica (Upl), che è arrivata terza alle elezioni legislative tenutesi domenica in Tunisia, "non accetterà mai dicasteri secondari" in un eventuale governo di unità. E' quanto dichiara ad Aki-Adnkronos International Yousra al-Mayli, capo dell'ufficio stampa del partito che ha ottenuto 16 seggi su 217.
L'Unione libera patriottica (Upl), che è arrivata terza alle elezioni legislative tenutesi domenica in Tunisia, "non accetterà mai dicasteri secondari" in un eventuale governo di unità. E' quanto dichiara ad Aki-Adnkronos International Yousra al-Mayli, capo dell'ufficio stampa del partito che ha ottenuto 16 seggi su 217.
"L'Upl potrebbe accettare di entrare in una coalizione di governo, a patto che non le sia assegnato un posto di secondo piano", afferma Mayli, secondo cui questo "non permetterebbe al partito di realizzare il suo progetto, dopo la fiducia che gli hanno accordato gli elettori".
Il partito "ha il suo programma economico di sicurezza che noi teniamo a realizzare sulla base delle promesse fatte ai tunisini", precisa Mayli, sottolineando che l'Upl "ha avviato contatti con gli altri partiti che sono entrati in parlamento" per delle "consultazioni sul mosaico del futuro parlamento e sulla scena politica tunisina" che con questo voto "ha conosciuto profondi cambiamenti".
Ma l'Upl, il cui leader è il discusso uomo d'affari Slim Riahi, non esclude nemmeno di schierarsi all'opposizione, alla luce della "posizione molto rispettabile di cui gode il partito", conclude Mayli.