(Aki) - Le autorita' turche hanno bloccato l'accesso al sito di microblogging lo scorso 20 marzo, nel bel mezzo della campagna elettorale per le amministrative che si sono concluse con l'affermazione del partito del primo ministro Recep Tayyip Erdogan, anche se l'opposizione ha denunciato brogli presentando ricorsi in diverse citta'.
Una settimana dopo lo stop a Twitter, la Tib ha bloccato l'accesso anche al sito di video-sharing YouTube. Il provvedimento e' stato preso dopo la pubblicazione sul sito dell'intercettazione di una conversazione tra il ministro degli Esteri Ahmet Davutoglu, il capo dell'intelligence Hakan Fidan e il vice capo di stato maggiore Yasar Guler che parlano di un possibile intervento in Siria e valutano le eventuali reazioni internazionali.
In piu' occasioni, nelle ultime settimane, il premier Erdogan ha minacciato di chiudere Twitter e YouTube per la diffusione di intercettazioni di sue conversazioni compromettenti. Il blocco ai due social newtwork ha attirato su Erdogan una pioggia di critiche dall'intera comunita' internazionale.
