(Aki) - Il primo ministro turco, Recep Tayyip Erdogan, ha respinto le accuse rivolte a livello internazionale contro il suo paese in merito alla liberta' dei media, affermando che in Turchia i media sono piu' liberi che in altri paesi europei. "Quelli che dicono che in Turchia non c'e' liberta' di stampa - ha affermato in una riunione con i parlamentari del suo partito, l'Akp - dovrebbero solo dare uno sguardo ai titoli dei nostri giornali", visto che "una grossa parte dei 40 quotidiani turchi insulta sistematicamente il governo".
Le frasi di Erdogan arrivano dopo un rapporto diffuso il primo maggio dall'ong statunitense Freedom House, che declassa la Turchia da paese "parzialmente libero" a paese "non libero" in materia di stampa. "Dei 44 giornalisti (turchi che secondo Freedom House sono in carcere, ndr), 19 sono stati rilasciati - ha commentato Erdogan - sei sono sotto processo, uno non esiste neanche e 18 sono stati condannati". Il premier ha quindi infierito contro l'ong per aver indicato Israele come il paese della regione in cui c'e' piu' liberta'.
Ha quindi denunciato un "doppio standard", ha ricordato il caso della giornalista statunitense Helen Thomas licenziata dalla sua testata e ha affermato che la tv turca Trt non viene piu' trasmessa via satellite in Germania perche' ha dato notizia di una protesta ad Amburgo. "Quando si fanno queste cose negli altri paesi - ha detto - la chiamano democrazia. Quando lo facciamo noi, la chiamano oppressione". E sulla chiusura di Twitter e Facebook lo scorso marzo, Erdogan ha affermato che "in nessun paese il governo puo' essere insultato in quel modo".
