Il cambiamento costituzionale in atto in Turchia "non mi rende un dittatore". E' quanto ha ribadito in un'intervista esclusiva con la Cnn il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, insistendo sul fatto che il pacchetto di riforme costituzionali, approvato da una stretta maggioranza di elettori turchi con il voto di domenica, non è su di lui.
"Sono mortale e potrei morire in ogni momento", ha detto Erdogan, secondo il quale la vittoria del "sì" al referendum sul presidenzialismo "rappresenta una trasformazione della storia democratica del Paese".
Il presidente turco ha quindi respinto le accuse che le riforme rappresentino un passo verso la dittatura. "In presenza di dittature, non è necessario disporre di un sistema presidenziale" ha detto. "Qui abbiamo un urne - ha ribadito - la democrazia prende il potere dal popolo. E' ciò che noi chiamiamo volontà nazionale".