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Turchia, Gulen fiducioso: "Gli Usa non concederanno l'estradizione"

19 agosto 2016 | 19.47
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(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

Fetullah Gulen si dice fiducioso che gli Stati Uniti respingeranno la richiesta di estradizione avanzata dalla Turchia. "Gli Stati Uniti sono noti al mondo per essere un Paese che rispetta lo stato di diritto. Quindi sono fiducioso, seguiranno le giuste procedure", ha detto il predicatore in un'intervista esclusiva alla tv satellitare al-Arabiya, durante la quale è tornato a esprimere il suo sostegno per la "democrazia" e a condannare la colossale epurazione nelle istituzioni dello Stato messa in atto in Turchia dopo il tentativo di colpo di Stato.

Gulen, che vive in esilio volontario dal 1999 in Pennsylvania e che un tempo era un alleato del presidente Recep Tayyip Erdogan, è ritenuto dal governo di Ankara l'ispiratore del fallito golpe del 15 luglio scorso.

Alla domanda se ritiene possibile che gli Usa cedano alle pressioni, Gulen ha risposto: "Certamente, è possibile che anche le autorità statunitensi vengano ingannate. Tecnicamente esiste una probabilità, ma non la ritengo una reale possibilità".

Per Gulen, intervistato da Talal al-Haj, la "Turchia ha perso molta della credibilità di cui godeva nel mondo islamico" e il governo "sta mettendo a tacere tutte le voci critiche". "Le purghe continuano e fin quando andranno avanti" Ankara "non riuscirà a conquistare sostegno nel mondo", ha detto, convinto che "un'ulteriore isolamento servirà solo ad alienare la Turchia dai Paesi vicini".

Il predicatore ha quindi ricordato il suo "sostegno per la democrazia", la sua convinzione che i cambiamenti debbano avvenire nella cabina elettorale e la sua "condanna per qualsiasi golpe dei militari". "Non sono contro i militari come istituzione, perché hanno l'importante compito di difendere la Nazione - ha detto - ma ho criticato gli interventi contro la democrazia nella politica interna".

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