(Aki) - Una petizione per riaprire il museo di Santa Sofia, a Istanbul, al culto islamico e' stata presentata ufficialmente al parlamento turco dal deputato Hami Yildirim, del partito di maggioranza Akp. Lo scrive il sito del quotidiano Hurriyet, spiegando che Yildirim, pur essendo compagno di partito del premier Recep Tayyip Erdogan, e' un membro del movimento legato al predicatore Fethullah Gulen, suo acerrimo nemico. Secondo Hurriiyet, la richiesta del deputato si spiega con la volonta' del movimento di Gulen di recuperare tra l'opinione pubblica le sue credenziali di organizzazione di stampo conservatore.
L'approccio ecumenico di Gulen e la sua apertura al dialogo con le altre fedi, infatti, sono molto apprezzate a livello internazionale, ma lo rendono inviso alla componente conservatrice della societa' turca, in questo momento maggioritaria. Yildirim non e' il primo a mettere il luogo simbolo di Santa Sofia al centro del dibattito politico. Fondato come basilica cristiana, utilizzato come moschea dopo la conquista di Costantinopoli da parte degli ottomani, l'edificio e' stato chiuso al culto e trasformato in museo nel 1935.
Ma da tempo Erdogan e il suo governo affermano di voler nuovamente aprire la ex basilica al culto islamico, sollevando un'ondata di polemiche all'interno del paese e all'estero. E' dei giorni scorsi la notizia che, in vista delle elezioni presidenziali del prossimo agosto, Erdogan, che sara' quasi certamente candidato, intende partecipare a una preghiera islamica all'interno di Santa Sofia, insieme ai leader di altri paesi musulmani. (segue)
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