(Aki) - "Ci sono stati piu' tweet di prima dalla Turchia da quando il governo ha bloccato Twitter". Lo ha sottolineato la portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Marie Harf, definendo questo fatto come un "segnale interessante a chi vuole reprimere la liberta' di espressione: non funziona e non e' la cosa giusta da fare". "Quello che il mondo ha visto - ha proseguito la Harf riferendosi al blocco del sito di micro-blogging importo il 21 marzo su ordine del premier Recep Tayyip Erdogan - e' un gran numero di persone in Turchia che twittava i suoi commenti sul blocco".
Gli Stati Uniti "hanno detto molto chiaramente al governo turco - ha proseguito la portavoce - che questo comportamento non e' accettabile e che riteniamo che non dovrebbe poter bloccare l'accesso dei suoi cittadini a questo genere di piattaforme di social media". La Harf ha infine annunciato che, in merito alla vicenda turca, il governo statunitense ha preso contatti con Twitter.
