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Festival 2019

Bertè, Il Volo, Motta e Einar in gara a Sanremo

20 dicembre 2018 | 22.06
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Bertè, Il Volo, Motta e Einar in gara a Sanremo

Loredana Bertè con 'Cosa ti aspetti da me', Il Volo con 'Musica che resta', Ghemon con 'Rose viola' , Paola Turci con 'L'ultimo ostacolo', Simone Cristicchi con 'Abbi cura di me', Nek con 'Mi farò trovare pronto', Motta con 'Dov'è l'Italia' , Irama con 'La ragazza col cuore di latta', Ultimo con 'I tuoi particolari', Anna Tatangelo con 'Le nostre anime di notte' e Zen Circus con 'L'amore è una dittatura' sono i primi 11 artisti in gara a Sanremo, annunciati da Pippo Baudo e Fabio Rovazzi durante la prima serata di 'Sanremo Giovani'. La prima manche (si sono esibiti i primi 12 su 24) della sfida tra i Giovani ha visto vincere Einar, che diventa così il 12° artista in gara nel festival di febbraio, mentre Federica Abbate si è aggiudicata il Premio della Critica. Gli altri 12 artisti in gara a febbraio si sapranno domani: 11 verranno annunciati in un ordine deciso da un sorteggio e il 12° sarà il vincitore della seconda manche dei Giovani.

Quest'anno il 'dittatore artistico' Claudio Baglioni aveva a disposizione 22 inviti da rivolgere ad altrettanti cantanti di chiara fama e, a giudicare dalla prima metà annunciata, la commissione musicale ha messo insieme un cast in grado di accontentare l'ampia platea televisiva sanremese, che abbraccia anagraficamente almeno tre generazioni. E anche diversi gusti musicali: dalle melodie del Volo che strizzano l'occhio al bel canto al nuovo cantautorato di Motta, dal rap di Ghemon e Ultimo al rock della Bertè, all'indie rock degli Zen Circus.

Già dai primi 11 annunci si evince che il cast spazierà dalle 'vecchie glorie' ai giovanissimi, da Loredana Bertè ad Ultimo, appunto. Un principio ben incarnato anche dall'inedita coppia di conduzione scelta per 'Sanremo Giovani', che ha messo insieme il decano del festival Baudo e l'idolo dei giovanissimi Rovazzi e che verrà in qualche modo coinvolta anche nel festival di febbraio. D'altronde, "a Sanremo non si dice mai di no", ha detto Baudo, accolto da una standing ovation nel Teatro del Casinò.

Ma il bottino più interessante Baglioni e la sua commissione sembrano averlo messo a segno sul fronte dei nuovi astri della scena italiana, da Ghemon a Motta, a Irama. Nomi (e chi sa che domani non ne seguano altri) che accontenteranno quei giovani normalmente distanti dalla kermesse nazionalpopolare e più in generale dalla tv generalista. Quello degli 11 big non è stato l'unico annuncio della serata: Rocco Papaleo, ospite di Baudo e Rovazzi per presentare il film 'I moschettieri del re', ha annunciato che condurrà il Dopofestival.

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