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Turismo della provetta al contrario, sempre più cliniche spagnole in Italia

16 settembre 2015 | 19.34
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Turismo della provetta al contrario, sempre più cliniche spagnole in Italia

Italia terra da colonizzare per le cliniche spagnole della fertilità che propongono procedure di fecondazione eterologa. Mentre l'attività di donazione di gameti nel Belpaese langue, i centri della Penisola iberica non stanno a guardare e si giocano la carta delle 'succursali' tricolore per facilitare l'approccio con le coppie italiane in cerca di un bebè. Meta preferita le metropoli. L'ultima inaugurazione ha come cornice Roma, dove sbarca il Gruppo Ivi (Instituto Valenciano de Infertilidad) che ha scelto la Capitale per "avviare una propria attività direttamente in Italia". Una tendenza ormai nel mondo del business della provetta.

L'investimento si spiega con i numeri. La Spagna è uno dei paesi più gettonati dagli aspiranti genitori del Belpaese che hanno necessità di ricorrere alla fecondazione eterologa. I viaggi della speranza non si fermano neanche adesso che in Italia è caduto il divieto contenuto nella legge 40. Il Gruppo Ivi, per esempio, vanta di aver accolto nei suoi centri "più di 6.500 donne italiane negli ultimi 5 anni, per ricevere consulenza, diagnosi e trattamenti specifici in materia di infertilità". E se prima erano le coppie italiane in fuga dagli ostacoli incontrati in patria ad andarsi a cercare la clinica all'estero, ora nell'era del turismo procreativo moderno sono le cliniche ad andare da loro.

"Per venire incontro e assistere al meglio la sempre più crescente richiesta di trattamenti medici in materia di fertilità da parte di coppie italiane", spiega il Gruppo Ivi che con quello romano conta più di 40 centri di riproduzione assistita in 10 Paesi fra Europa, America e Asia, si è deciso di "affidare a Daniela Galliano, ginecologa esperta di medicina della procreazione, la gestione dei servizi di diagnosi e consulenza in materia di riproduzione medicalmente assistita".

Una scelta, spiega la stessa direttrice di Ivi Roma, dettata dalla necessità di far fronte "alla sempre più crescente domanda per simili soluzioni da parte dei pazienti italiani nelle nostre cliniche operanti in Spagna". La 'succursale' romana, fanno sapere dal centro all'Adnkronos Salute, "si occuperà di effettuare tutte le visite finalizzate alla diagnosi e all'individuazione dei trattamenti più idonei oltre a realizzare tutte le analisi complementari così da rendere necessario, al momento, il viaggio in Spagna solo per la parte di trattamenti clinici". Le attività sono già partite.

I cambi normativi in corso nella legislazione italiana e la conseguente futura possibilità di ottenere la donazione eterologa di gameti anche in Italia, chiarisce Antonio Pellicer, presidente di Ivi e suo fondatore 25 anni fa "sono elementi che hanno determinato le condizioni decisive nella scelta di aprire una clinica in questo paese che possa offrire alle coppie che per diversi motivi ne avessero il bisogno medico o personale trattamenti fino ad oggi ottenibili solo all'estero".

La quota più significativa delle pazienti si è sottoposta al trattamento di fecondazione in vitro con ovuli provenienti da donatrici, si legge in una nota diffusa dal gruppo Ivi: "La donazione di ovuli ha rappresentato nel 2014 il 40% del totale dei trattamenti praticati alle pazienti italiane".

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