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Turismo, Istat: nel 2020 viaggi dimezzati ed è allarme operatori per estate 2021

08 aprile 2021 | 19.31
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(Fotogramma)
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I viaggi degli italiani per trascorrere una vacanza si sono dimezzati nel 2020 con una riduzione del 44,8% e ancora di più sono scesi i viaggi per motivi di lavoro -67,9%, tanto che, complessivamente, le partenze hanno toccato il loro minimo storico: 37 milioni e 527 mila (con 231 milioni e 197 mila pernottamenti). La crisi attraversata dal turismo nell'anno contrassegnato dal covid, viene certificata, in tutta la sua gravità dall'Istat nel corposo report 'Viaggi e vacanze in Italia e all’estero - 2020', in cui gli esperti di statistica snocciolano dati a dir poco preoccupanti se non allarmanti per gli operatori.

Ed è quasi superfluo intuire come gettino nello sconforto anche i fruitori del turismo che, quest'anno tirano il freno a mano prima di prenotare una vacanza estiva, intimoriti al pensiero di dover cancellare un viaggi e magari ricevere come rimborso un voucher. La conferma arriva da uno studio di Assoturismo-Confesercenti: solo il 5% degli italiani dichiara di aver prenotato per questa estate e 6 milioni di persone, che vorrebbero prenotare, aspettano di capire l’evoluzione della situazione, quando saranno riaperti i confini tra regione e regione.

Un tema questo delle riaperture su cui il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, è intervenuto ipotizzando come D-Day il 2 giugno. "In Francia dicono 14 luglio, negli Usa il 4 luglio e noi abbiamo il 2 giugno, un po' prima. Potrebbe essere una data ma il tema è programmazione e monitoraggio" ha detto.

Assoturismo, regole e protocolli sicurezza prima possibile per ripartire

A causa dello "shock pandemico" 11 persone su 100, rileva l'Istat, hanno rinunciato a fare un viaggio e 7 italiani su 100 hanno rinunciato alla vacanza estiva (erano il 37,8% nel 2019, sono il 30,9% nel 2020 quelle che fanno almeno una vacanza tra luglio e settembre) anche se il calo dei viaggi si è attenuato per le vacanze in estate al -18,6%. Per le destinazioni estere, si tratta invece di "un vero e proprio tracollo": la riduzione dei viaggi è dell’80% e i pernottamenti persi rispetto al 2019 sono oltre 100 milioni (-78,2%) mentre le località italiane sono colpite in misura minore (-37,1%) e sono meta del 90,9% dei viaggi.

Di fronte a questa situazione arriva un ennesimo grido d'allarme dalle imprese. "E' fondamentale conoscere, prima possibile, le regole concordate con le istituzioni, come ad esempio i protocolli di sicurezza definitivi, per essere pronti alla ripartenza del settore, e per essere competitivi nel panorama delle offerte turistiche europee e mondiali; queste informazioni consentirebbero alle imprese lo studio e la programmazione dell’offerta del servizio turistico" ha sostenuto Assoturismo-Confesercenti nel corso di un'audizione al Senato.

Confindustria Alberghi, serve road map

Programmazione chiedono anche gli albergatori, le strutture ricettive collettive più colpite dal netto calo dei viaggi con pernottamento -57,8% di viaggi e -62,2% di notti. "Chiediamo al Governo una road map per la ripartenza ed un tavolo per le misure di supporto al settore che stiamo chiedendo da mesi", sottolinea Maria Carmela Colaiacovo, vice presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi. Mentre, lato domanda, a parlare di "un vero e proprio tsunami" diffuso dall'Istat è Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori e invoca : "urgono misure perché almeno per questa estate, da giugno a settembre, le vacanze possano ripartire in modo regolare, pur nel rispetto dei protocolli anti-Covid".

Garavaglia parla la stessa lingua. "La programmazione è fondamentale quindi dobbiamo iniziare a dire noi stiamo lavorando settore per settore stiamo vedendo i protocolli e faremo le nostre proposte" ha detto durante una trasmissione tv. E a insistere sulla necessità di una 'road map' è un altro esponente leghista del governo, il sottosegretario all'Agricoltura Gian Marco Centinaio che dice: "Protocolli seri, date certe una volta per tutte, e adeguati controlli così da garantire riaperture in totale sicurezza. Va indicata una road map. Poi toccherà allo Stato fare lo Stato e assicurare che le regole vengano rispettate da tutti". (di Cristina Armeni)

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