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Turismo, l'Italia sempre sul podio: meta preferita in Ue dopo Spagna e Francia

13 febbraio 2014 | 15.27
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Turismo, l'Italia sempre sul podio: meta preferita in Ue dopo Spagna e Francia

Il settore europeo del turismo continuerà a crescere anche nel 2014, con l'11% dei cittadini europei quest'anno pensa di non lasciare il proprio luogo di residenza. E l'Italia rimane stabile al terzo posto fra le mete turistiche preferite dagli europei.

Secondo un'indagine dell'Eurobarometro, il turismo è stato "uno dei capisaldi dell'economia europea" e nel 2013 il settore è stato "un volano della crescita economica domestica determinata dalla domanda". Secondo la ricerca lo scorso anno il 38% dei cittadini europei ha trascorso parte delle proprie vacanze in un altro Paese dell'Ue, con un aumento di 5 punti percentuali rispetto al 2012.

Il 42% delle persone ha trascorso le proprie vacanze principali nel proprio Paese, con un calo di 5 punti percentuali rispetto al 2012, e il 19% dei cittadini è stato fuori dall'Ue, in diminuzione del 2% sull'anno precedente. Le cinque principali destinazioni turistiche dell'Ue rimangono invariate dal 2012. Spagna (15%, con un incremento di 5 punti), Francia (11%, +3), Italia (10%, +2), Germania (7%, +2) e Austria (6%, +2) continuano ad essere le destinazioni di vacanza piu' popolari. Gli abitanti di Grecia, Croazia, Italia e Bulgaria sono quelli che, con maggiore probabilità, faranno le vacanze nel proprio Paese, mentre i rispondenti in Lussemburgo e in Belgio sono quelli che più facilmente si recheranno in un altro paese dell'UE.

A causa dell'attuale situazione economica la pianificazione delle vacanze non subirà cambiamenti sostanziali. Secondo l'indagine dell'Eurobarometro, il 44% di chi ha rinunciato alle vacanze nel 2013, lo ha fatto per ragioni finanziarie. Ma soltanto l'11% prevede nel 2014 di non lasciare il proprio luogo di residenza a causa della situazione economica attuale. Più di quattro persone su dieci affermano che non cambieranno i propri progetti di vacanze per il 2014, mentre un terzo afferma che li cambierà ma che comunque viaggerà.

La proporzione di persone che intendono ad andare in vacanza senza cambiare i loro piani per motivi economici va dal 75% in Austria al 10% in Grecia. "Gli atteggiamenti degli europei nei confronti dei viaggi -commenta Antonio Tajani, vicepresidente dell'esecutivo di Bruxelles e commissario responsabile per l'Industria e l'imprenditoria - sono indice di un rendimento affidabile e rimarchevole del settore turistico che continua ad essere il valido volano economico della ripresa dell'Ue. Le cifre parlano da sole e le preferenze e i punti di vista espressi nell'indagine fanno pensare che la forte tenuta del settore dovrebbe continuare nel 2014".

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