La Thailandia si aggiunge all'elenco dei Paesi presi di mira dai terroristi e destinati a fare i conti con un prevedibile calo dei flussi turistici. Le drammatiche immagini di Bangkok avranno un impatto sui progetti di chi stava programmando un viaggio in Thailandia. Il Paese asiatico, meta ogni anno di centinaia di migliaia di viaggiatori occidentali, entra a far parte di una mappa 'rossa' sempre più larga. Gli attentati di marzo e di giugno hanno inferto colpi durissimi alla Tunisia. Il sito 'viaggiare sicuri' della Farnesina consiglia la massima allerta ai viaggiatori. Tra le raccomandazioni più recenti del ministero spiccano quelle per la Turchia ("Le Autorita' turche hanno diramato un'allerta per possibili attentati diretti contro la rete metropolitana di Istanbul, ivi incluse stazioni") e per l'Arabia Saudita ("A seguito della campagna aerea effettuata contro postazioni Houthi in Yemen, potrebbero verificarsi limitazioni al trasporto aereo. Si raccomanda in ogni caso ai connazionali di non recarsi nella zona di confine tra Arabia Saudita e Yemen").
VIAGGI - "Quello degli attentati è un problema che sta diventando la quotidianità per il settore turistico", dice a Labitalia Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi (Associazione italiana agenzie di viaggi e turismo). "La verità -sostiene- è che non è possibile individuare una precisa area a rischio". "Certo -ammette riferendosi agli ultimi tragici eventi- Bangkok è sempre stata una città calda negli ultimi anni, anche a causa delle vicende politiche interne. La Thailandia, in generale, è un'area dichiaratamente di manifestazioni terroristiche. Ma non è possibile definire con certezza un'area immune dagli attentati".
"Il turismo - fa notare il presidente di Assoviaggi - ne risente e anche molto di questa situazione instabile. I viaggiatori ci pensano due volte prima di scegliere una meta e non sono pochi coloro che temono attentati anche durante i transiti negli aeroporti".
