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Turismo: nuove strategie per la Sicilia, Li Calzi 'nel 2015 +10%'

12 giugno 2015 | 00.00
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Puntando a una migliore comunicazione del brand, stimolando l'attivazione di collegamenti aerei diretti con l'isola e promuovendo in occasione di Borse e Fiere un prodotto integrato e attento ai trend di mercato, il tutto in un'ottica di filiera

Foto Adnkronos
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Una nuova strategia per il turismo siciliano che guardi al settore in un'ottica di filiera, puntando a una migliore comunicazione del brand Sicilia, stimolando l'attivazione di collegamenti aerei diretti con l'Isola e guardando alle Borse e Fiere come a un'occasione per presentare sul mercato internazionale e nazionale un prodotto turistico integrato e attento ai trend di mercato. A presentare la nuova strategia è stata l'assessore regionale al Turismo Cleo Li Calzi, durante una conferenza presso la sede dell'assessorato a Palermo.

"Si tratta di un modo nuovo di guardare al turismo che esce da una politica localista e punta ai mercati nazionali e internazionali - ha detto l'assessore - Un'inversione di metodo che secondo gli operatori sta dando già i primi frutti, con una previsione di crescita del 10% della domanda turistica, ma ovviamente miriamo a molto di più. Il nostro obiettivo è sviluppare il turismo siciliano in un'ottica di filiera, non guardando solo al sistema ricettizio, e per farlo dobbiamo migliorare l'appeal della Sicilia, aumentando i tempi di soggiorno e migliorando l'accessibilità".

Primo passo, i nuovi collegamenti aerei realizzati dall'assessorato non tramite politiche di comarketing, ma incrociando i dati sugli aeroporti dell'Isola e creando prodotti turistici mirati in relazione alle esigenze dei tour operator. Fondamentali anche gli educational tour, organizzati nell'Isola con operatori e giornalisti stranieri al fine di promuovere nuovi collegamenti diretti, come ad esempio avvenuto con Seul e New York.

Cambia anche la partecipazione alle Borse e Fiere "non più generalizzata e non armonizzata ma - spiega Li Calzi - programmata e organizzata al fine di presentare al mercato nazionale e internazionale la Sicilia come prodotto integrato, senza frammentare l'offerta turistica in piccole realtà territoriali che non hanno impatto significativo". La partecipazione inoltre sarà decisa e valutata in base alla reale possibilità di incrociare domanda e offerta.

Una particolare attenzione è poi riservata al turismo religioso e naturalistico, "settore in cui - sottolinea l'assessore al Turismo - la Sicilia si può facilmente collocare come meta d'eccellenza". L'assessorato ha emanato un bando, con una dotazione di 1,8 milioni di euro, per il finanziamento di itinerari turistici di carattere naturalistico e culturale dedicati alla valorizzazione del segmento religioso. I progetti, sono 78 le istanze arrivate, saranno finanziati per un massimo di 200mila euro ciascuno. E sempre in quest'ambito, a ottobre, Monreale ospiterà la 1^ Borsa internazionale del turismo religioso che sul piano internazionale si propone come primo grande evento nell'ambito dell'anno del Giubileo.

"Le attività sono state realizzate attraverso una rimodulazione dei fondi Po Fesr 2007 e 2013 e di quelli nazionali che rischiavamo di perdere – ha concluso Li Calzi - E la strategia che stiamo mettendo in atto rispecchia quanto indicato nell'atto di indirizzo che abbiamo approvato a marzo per lo sviluppo della Sicilia e che si basa sul coinvolgimento di tutti i rami dell'amministrazione".

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