Tenere troppo alto il volume della tv rischia di costare oltre 2000 euro. Tanto, infatti, dovrà pagare un uomo che si è visto respingere il ricorso in Cassazione, come documenta la sentenza 28670 depositata il 9 giugno e disponibile online.
Il ricorrente era stato condannato dal Tribuinale di Lucca "alla pena, condizionalmente sospesa, di 150,00 euro di ammenda in quanto riconosciuto colpevole, con le attenuanti generiche, del reato di cui all'art. 659 cod. pen. per avere disturbato le occupazioni ed il riposo dei condomini..., mediante rumori prodotti dal televisore o dalla radio del proprio appartamento, mantenendoli a lungo accesi con musica ad altissimo volume anche durante la notte".
Determinante, si legge in relazione alla fondatezza della sentenza di primo grado, "il fatto che in occasione dell'intervento da parte dei Carabinieri della Stazione di Altopascio, chiamati nottetempo dalla persona offesa, gli operanti avessero potuto udire "un forte rumore causato dall'audio della televisione, cosi alto che dalla strada si distinguevano chiaramente le parole pronunciate nel programma tv".
Per questo, la Cassazione "dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e della somma di euro 2.000 (duemila) in favore della Cassa delle Ammende".