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Ucraina, al via il ritiro dei militari russi al confine. Medvedev in visita in Crimea

31 marzo 2014 | 18.04
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Ucraina, al via il ritiro dei militari russi al confine. Medvedev in visita in Crimea

Le forze militari russe hanno iniziato a ritirarsi dalle zone di confine con l'Ucraina dove erano confluite con la scusa delle esercitazioni convocate a sorpresa dal presidente Vladimir Putin nei giorni in cui prendeva forma l'intervento in Crimea.

Mentre il ministero della Difesa a Mosca annuncia il rientro nel distretto militare centrale della 15esima brigata di fanteria meccanizzata che era stata dispiegata nella regione di Rostov, non lontano dal confine ucraino, una fonte dello Stato maggiore ucraino ha confermato l'avvio della graduale smobilitazione russa in questi ultimi giorni, senza precisare altro.

MEDVEDEV IN VISITA IN CRIMEA - Intanto, il premier russo Dmitri Medvedev è arrivato lunedì in visita in Crimea, a due settimane dal referendum sull'annessione alla Russia, con l'obiettivo di discutere dello sviluppo economico e sociale della penisola. In questi giorni sono stati già rilasciati in Crimea 15mila nuovi passaporti russi, a fronte di 60mila richieste formalizzate. Nel frattempo, il ministro della Difesa Sergei Shoigu, primo esponente del governo russo a visitare la regione la scorsa settimana, ha annunciato che la Russia sta mettendo a punto i piani militari per la sicurezza della Crimea (e delle basi che vi si trovano), piani che saranno l'oggetto di una riunione dei vertici militari venerdì.

KERRY-LAVROV - La via diplomatica non è ancora a una svolta. "Non accetteremo un cammino in cui il legittimo governo dell'Ucraina non sia al tavolo. Il principio è chiaro: nessuna decisione sull'Ucraina senza l'Ucraina", ha detto il segretario di Stato americano John Kerry in una conferenza stampa la notte scorsa a Parigi al termine del "franco" colloquio di cinque ore con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. "Abbiamo espresso diverse posizioni - ha sintetizzato Lavrov - riguardo alle cause della crisi, ma comunque abbiamo convenuto sulla necessità di trovare terreno comune per raggiungere una soluzione diplomatica". Lavrov ha detto che l'Ucraina dovrebbe inserire l'ordinamento federale nella sua Costituzione e scegliere la neutralità. Kerry ha confermato di aver discusso della questione con Lavrov, ma poi ha aggiunto che "non spetta a noi prendere alcuna decisione o accordo riguardo alla federazione, gli ucraini decideranno del loro futuro da soli".

PUTIN-MERKEL - Intanto, il presidente russo Vladimir Putin ha parlato al telefono con la cancelliera tedesca Angela Merkel della crisi ma anche ''della necessità di sollevare il blocco virtuale esterno della Transnistria'', la regione della Moldova di fatto indipendente dall'inizio degli anni novanta che dopo l'annessione della Crimea alla Russia è tornata a chiedere un identico percorso. Secondo quanto rende noto il Cremlino, citato dall'agenzia di stampa Interfax, Putin ha sottolineato l'importanza ''di una riforma costituzionale'' in Ucraina e discusso anche ''della possibilità di una forma di assistenza internazionale per ripristinare la stabilità''.

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