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**Ucraina: Baldi (Sigea), 'Azovstal, situazione critica in ambiente già compromesso'**

19 maggio 2022 | 12.19
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Azovstal potrebbe diventare il teatro di un grave, ulteriore inquinamento in un Paese che sta facendo i conti anche con la devastazione ecologica che la guerra porta con sé. A lanciare l'allarme è stato il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, parlando di "rischio di una catastrofe ecologica" perché le condutture dello stabilimento "contengono decine di migliaia di tonnellate di acido solfidrico" e, se danneggiate, sverserebbero il liquido nel Mare di Azov e nel Mar Nero, e di conseguenza nel Mediterraneo. Ma "più che di un disastro ambientale su larga scala, io parlerei di un grave danno localizzato. Una situazione super critica in un'area già compromessa dal punto di vista ambientale, quella in cui si inserisce l'acciaieria", spiega all'Adnkronos Daniele Baldi, esperto di siti contaminati, referente di Sigea (Società italiana di geologia ambientale).

Azovstal, dice Baldi, "si trova al livello del mare, vuol dire che la profondità della falda acquifera è superficiale, qualche metro al di sotto dei bunker antinucleari costruiti dall'Unione Sovietica in cui i soldati hanno resistito tutto questo tempo. Il mare è prospiciente l'impianto. In caso di sversamento dell'acido questo, prima di arrivare in mare, penetrerebbe nel terreno per poi riversarsi nella falda acquifera, sicuramente annientando tutto quello che trova dal punto di vista biologico, ma non ci sarebbe un rilascio immediato in mare, cosa che diminuirebbe gli effetti avversi dell'acido nell'ambiente. Evidentemente, però, inquinerebbe la falda acquifera che immagino essere già contaminata nelle condizioni attuali".

"Più che una catastrofe ambientale su larga scala immaginerei un danno localizzato nei dintorni dell'acciaieria, per qualche km. Sicuramente - sottolinea - il disastro ambientale adesso è quello che sta al di sotto dello stabilimento, tra terreni e falda acquifera già disastrati prima della guerra, immaginiamoci ora".

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