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Ucraina: Batacchi (Rid), 'con guerriglia urbana case sono trincee, devastante per civili'

17 marzo 2022 | 12.13
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"Più che di guerriglia urbana parlerei di ‘guerra d’attrito’, che è una cosa un po’ diversa. I russi, fondamentalmente, non stanno entrando nelle città, tranne a Mariupol, dove effettivamente si sta combattendo una battaglia urbana. Però non si stanno fronteggiando i militari russi e i cittadini di Mariupol, ma i militari russi, in particolare anche ceceni, ed elementi di una brigata dell’esercito ucraino, soprattutto del reggimento Azov della Guardia nazionale ucraina. Si tratta di una battaglia urbana, qualcosa di simile a quanto abbiamo visto mi pare nel 2004 a Falluja in Iraq, quando le forze americane combatterono una battaglia urbana durissima con gli insorti iracheni". Così all’Adnkronos Pietro Batacchi, direttore della Rivista italiana Difesa (Rid).

"I russi, invece - spiega -, preferiscono evitare le altre città ucraine, cercano di accerchiarle e purtroppo picchiano forte con artiglieria e da qualche giorno anche con attacchi aerei, lo vediamo a Kharkiv, a Mykolaiv, a Sumy e anche a Chernihiv, dove le forze ucraine che combattono in quel settore sono tagliate fuori, a differenza di Kharkiv che non è circondata. I russi vorrebbero fare la stessa cosa a Kiev, ma trovano delle difficoltà. Probabilmente le forze non sono sufficienti e infatti tentano di mobilitare ulteriormente il proprio strumento militare".

Quanto all’ipotesi che, senza un cessate il fuoco, si potrebbe prospettare uno scenario da guerriglia urbana che va avanti per mesi, Batacchi replica: "ritengo che questa guerra andrà avanti ancora per qualche settimana, al massimo qualche mese. Poi, ad un certo punto, non si potrà più andare avanti, anche perché le risorse da ambo i lati scarseggiano, anche se gli ucraini sono riforniti a pieno regime dai Paesi della Nato. Ritengo che se i russi non otterranno alcune cose nel giro di un paio di settimane, a un certo punto dovranno trovare una via d’uscita su un piano negoziale, e noi come Occidente dovremo favorire questa via d’uscita, altrimenti le conseguenze potrebbero essere ben peggiori".

Una guerriglia urbana sarebbe uno scenario drammatico anche per i civili. "A Mariupol purtroppo sono morti diversi civili - sottolinea l’analista militare -, chiaramente non conosciamo i numeri corretti perché ovviamente gli ucraini hanno tutto l’interesse a sovradimensionare i numeri, mentre i russi a sotto dimensionarli. In questa guerra, quando si affrontano questi aspetti, è sempre bene non fidarsi di nessuno dei due contendenti, però l’impatto sulla popolazione civile è devastante e sotto gli occhi di tutti, anche perché quando si combatte una battaglia urbana i civili sono i primi a risentirne perché si combatte fra le abitazioni, che vengono trasformate di fatto in trincee, in rifugio per i cecchini, postazioni di comando e controllo".

Uno scenario di guerriglia urbana, osserva Batacchi, "da una parte, militarmente, sarebbe un vantaggio per l’Ucraina, perché vorrebbe dire guadagnare ancora tempo, tirarle per le lunghe, e gli ucraini ne trarrebbero vantaggio, ma chiaramente tutto questo si traduce in danni enormi alle infrastrutture civile, che già adesso, soprattutto nella parte orientale e meridionale, e la parte di Kiev, sono state pesantemente danneggiate. Diversa è la situazione nella parte occidentale, dove la guerra sostanzialmente non è arrivata, si limita ad attacchi aerei anche relativamente poco frequenti".

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