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Ucraina, colloquio Biden-Xi: il giallo del "no a nucleare"

14 novembre 2022 | 14.55
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Casa Bianca: "I due presidenti hanno sottolineato la loro opposizione all'uso o alla minaccia dell'uso di armi nucleari in Ucraina". Ma nella nota di Pechino il riferimento al nucleare non c'è

(Afp)
(Afp)

E' durato oltre tre ore il colloquio a Bali tra il presidente americano Joe Biden e il presidente cinese Xi Jinping. Durante il colloquio "il presidente Biden ha sollevato il tema della brutale guerra della Russia contro l'Ucraina e delle irresponsabili minacce russe sull'uso del nucleare" riferisce la Casa Bianca, nella nota diffusa dopo l'incontro. "Il presidente Biden e il presidente Xi hanno ribadito l'intesa sul fatto che una guerra nucleare non dovrebbe mai essere combattuta e non potrà mai essere vinta e hanno sottolineato la loro opposizione all'uso o alla minaccia dell'uso di armi nucleari in Ucraina".

"La Cina è molto preoccupata per la situazione in Ucraina" ha affermato il presidente cinese Xi Jinping, secondo la nota diffusa da Pechino al termine dei colloqui. Una nota che non fa alcun accenno al rischio del ricorso ad armi nucleari da parte della Russia, un rischio che, secondo il comunicato della Casa Bianca, è stato menzionato nel corso dell'incontro.

"La Cina è sempre stata dalla parte della pace e continuerà a incoraggiare i colloqui di pace. Sosteniamo la ripresa dei colloqui di pace tra Russia e Ucraina" ha assicurato Xi Jinping, esprimendo al tempo stesso l'auspicio che "gli Stati Uniti, la Nato e l'Ue conducano un dialogo complessivo con la Russia". "Sulla crisi ucraina - ha sottolineato ancora Xi - è importante riflettere seriamente su quanto segue: primo, i conflitti e le guerre non producono vincitori; secondo, non esiste una soluzione semplice per un problema complesso; e terzo, il confronto tra grandi Paesi deve essere evitato".

TAIWAN - Quanto a Taiwan, la politica americana "di una sola Cina non è cambiata, gli Stati Uniti si oppongono a qualsiasi modifica unilaterale dello status quo da entrambe le parti, il mondo ha interesse a mantenere la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan" ha assicurato il presidente americano al presidente cinese. Durante l'incontro a Bali, Biden "ha sollevato le obiezioni degli Stati Uniti alle azioni coercitive e sempre più aggressive della Repubblica Popolare Cinese nei confronti di Taiwan, che minano la pace e la stabilità attraverso lo Stretto di Taiwan e nella regione in generale, mettendo a rischio la prosperità globale".

Da parte sua Hua Chunying, portavoce del governo cinese, su Twitter ha sottolineato che "la questione di Taiwan è nel pieno centro degli interessi centrali cinesi, la base delle fondamenta politiche delle relazioni Cina- Usa, e la prima linea rossa che non deve essere superata nelle relazioni Usa-Cina". "Speriamo di vedere, e siamo tutti impegnati per questo, pace e stabilità attraverso lo Stretto di Taiwan, ma la pace attraverso lo Stretto e la stabilità sono inconciliabili come acqua e fuoco con l'indipendenza di Taiwan", ha aggiunto la portavoce.

DIRITTI UMANI - La Casa Bianca nella nota riferisce che il presidente "Biden ha sollevato preoccupazioni sulle pratiche della Repubblica Popolare cinese nello Xinjiang, in Tibet e a Hong Kong e sui diritti umani in generale".

CLIMA - Poi il clima. Gli Stati Uniti e la Cina "devono lavorare insieme per affrontare le sfide transnazionali - quali il cambiamento climatico, la stabilità macroeconomica globale, inclusa la riduzione del debito, la sicurezza sanitaria e la sicurezza alimentare globale - perché questo è ciò che la comunità internazionale si aspetta" ha dichiarato Biden, secondo la nota diffusa dalla Casa Bianca.

RAPPORTI USA-CINA - Nel suo incontro con il presidente cinese, Biden ha spiegato al suo interlocutore "che gli Stati Uniti continueranno a competere con la Cina" ribadendo che "questa competizione non dovrebbe sfociare in un conflitto" e sottolineando che "gli Stati Uniti e la Cina devono gestire la competizione in modo responsabile e mantenere aperte linee di comunicazione".

Biden ha inoltre sollevato "preoccupazioni sulle politiche economiche che non seguono le regole del mercato, che danneggiano i lavoratori americani e le loro famiglie, e i lavoratori di tutto il mondo insieme alle loro famiglie". Il presidente Usa ha aggiunto che "è una priorità risolvere i casi dei cittadini americani che sono detenuti in modo ingiusto o che sono soggetti a divieto di lasciare la Cina".

"È nel nostro reciproco interesse trarre vantaggio dal reciproco sviluppo. È anche nel nostro reciproco interesse promuovere la ripresa globale post Covid, affrontare i cambiamenti climatici e risolvere le questioni regionali attraverso il coordinamento e la cooperazione tra Cina e Stati Uniti" ha detto Xi Jinping.

"Il mondo è abbastanza grande perché due Paesi possano svilupparsi e prosperare assieme. Le due parti devono avere una corretta percezione delle politiche interne ed estere e le intenzioni strategiche dell'altro" ha affermato il presidente cinese. "Le relazioni Cina-Usa non devono essere un gioco a somma zero in cui una parte compete o prospera a spese dell'altra - ha aggiunto - I successi di Cina e Stati Uniti sono opportunità, non sfide per uno con l'altro".

Inoltre "la Cina non vuole cercare di cambiare l'ordine internazionale esistente o interferire negli affari interni degli Stati Uniti, e non ha nessuna intenzione di sfidare o sostituire gli Stati Uniti" ha dichiarato il presidente cinese, secondo quanto riferisce su Twitter la portavoce del ministero degli Esteri di Pechino.

COREA DEL NORD - "Tutti i membri della comunità internazionale hanno un interesse ad incoraggiare la Corea del Nord ad agire in modo responsabile" ha detto Biden nel suo colloquio con Xi Jinping, sollevando la questione "delle preoccupazioni per il comportamento provocatorio di Pyongyang". Il presidente americano ha inoltre "sottolineato il ferreo impegno degli Stati Uniti in difesa dei nostri alleati dell'area Indo-Pacifica".

Biden ha chiesto all'omologo cinese di fare pressione sulla Corea del Nord perché non effettui test nucleari a lungo raggio, ma ha aggiunto di non sapere se Pechino sia in grado di fermare le provocazioni di Pyongyang. "Ho detto chiaramente al presidente Xi che penso abbia un obbligo a provare di chiarire con la Corea del Nord che non deve effettuare test nucleari a lungo raggio", ha affermato Biden in conferenza stampa, aggiungendo che "è difficile determinare se la Cina abbia o meno la capacità" di convincere il leader nordcoreano Kim Jong-un a desistere dai test. Il presidente americano si è comunque detto "fiducioso che la Cina non voglia vedere la Corea del Nord impegnata in ulteriori escalation". Biden ha chiarito con Xi che, se Pyongyang dovesse effettuare tali test, gli Stati Uniti "intraprenderebbero certe azioni che sarebbero più difensive da parte nostra e non dirette contro la Cina".

DEMOCRAZIA - "Nessun Paese ha un sistema democratico perfetto e c'è sempre bisogno di svilupparlo e migliorarlo" ha osservato Xi Jinping nell'incontro con Joe Biden, secondo quanto riferisce la portavoce del ministero degli Esteri di Pechino. "Proprio come gli Stati Uniti hanno una democrazia in stile americano, la Cina ha una democrazia in stile cinese. Entrambi si adattano alle rispettive condizioni nazionali", ha sottolineato Xi, ricordando che "mentre gli Stati Uniti praticano il capitalismo, la Cina pratica il socialismo. I due Paesi prendono strade diverse. Questa differenza non è una novità e continuerà ad esistere. Affinché Cina e Stati Uniti vadano d'accordo, è fondamentale riconoscere e rispettare tale differenza".

La Cina è contraria ad una narrazione "democrazia contro autoritarismo" ha affermato Xi Jinping. secondo quanto riferisce su Twitter la portavoce di Pechino. "Le specifiche differenze fra le due parti vanno affrontate attraverso la discussione, ma solo sulla base della parità. La cosiddetta narrativa 'democrazia contro autoritarismo' non è la caratteristica che definisce il mondo di oggi, né rappresenta il trend dei nostri tempi", si legge.

"NO RISCHI NUOVA GUERRA FREDDA" - "Non ci sono ragioni per temere una nuova Guerra Fredda" ha detto il presidente Biden a conclusione della conferenza stampa a Bali, spiegando che il suo obiettivo è di avere con la Cina una competizione "responsabile".

"Abbiamo avuto uno scambio aperto e schietto sulle nostre intenzioni e le nostre priorità - ha detto ancora il presidente americano - Lui è stato chiaro e io sono stato chiaro nel dire che difenderemo gli interessi e i valori americani, promuoveremo i diritti umani e difenderemo l'ordine internazionale, lavorando in sintonia con i nostri alleati e partner". "La nostra sarà una competizione vigorosa, ma non cerco il conflitto, gestirò questa competizione in modo responsabile", ha aggiunto Biden.

BLINKEN A PECHINO DOPO INCONTRO BIDEN-XI - Xi Jinping e Joe Biden "hanno entrambi considerato l'incontro approfondito, schietto e costruttivo". E' quanto ha sottolineato la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hua Chunying, secondo cui i due presidenti "hanno incaricato i loro team di seguire e attuare prontamente le importanti intese comuni raggiunte tra loro e di intraprendere azioni concrete per riportare le relazioni Cina-Usa sulla strada di uno sviluppo costante. I due presidenti hanno deciso di mantenere contatti regolari".

"Il segretario di Stato americano Antony Blinken si recherà in Cina per dare seguito alle discussioni" di oggi a Bali tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il presidente cinese Xi Jinping. E' quanto hanno concordato i due leader, secondo quanto riferisce la Casa Bianca.

Oltre ad annunciare la prossima missione di Blinken a Pechino, la Casa Bianca spiega che "i due leader hanno convenuto di dare mandato ad alti funzionari di mantenere la comunicazione e rafforzare gli sforzi costruttivi su queste e altre questioni", riferendosi alle "sfide" - cambiamenti climatici, stabilità macroeconomica, compresa la cancellazione del debito, sicurezza sanitaria e alimentare globali - per le quali Washington e Pechino possono e vogliono collaborare.

Biden e Xi hanno poi "salutato positivamente gli sforzi per affrontare le questioni specifiche delle relazioni bilaterali, incoraggiando ulteriori progressi in questi meccanismi esistenti, anche con gruppi di lavoro congiunti". E sottolineato, infine, "l'importanza di legami tra il popolo degli Usa e della Cina".

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