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Ucraina, Bisceglia (ex Occar): "Preoccupa possibile escalation conflitto"

16 febbraio 2023 | 18.25
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Matteo Bisceglia, ex direttore Occar
Matteo Bisceglia, ex direttore Occar

"E’ recente la richiesta avanzata dal presidente ucraino Volodomyr Zelenskyy di inviare jet da combattimento. Non mi risulta sia stata raggiunta una decisione unanime in Europa". Lo afferma all'Adnkronos l'ammiraglio Matteo Bisceglia, fino allo scorso gennaio direttore dell’Occar, l’Organismo europeo di cooperazione in materia di armamenti, dicendosi preoccupato "per una possibile escalation del conflitto".

"Secondo le ultime dichiarazioni, la posizione del Regno Unito, ad esempio, non risulta ben definita, ancorché ci sia l’intenzione di fornire addestramento ai piloti ucraini sui velivoli già in loro possesso - sottolinea - Sulla stessa direttrice sembra muovere per il momento la Germania, il cui cancelliere in una recente dichiarazione in merito all'accordo di Berlino sull'invio di carri armati, aveva lasciato intendere che Berlino avrebbe escluso la fornitura di jet da combattimento, per prevenire ulteriori escalation militari. In tale scenario, al pari di qualsiasi cittadino europeo, esprimo un sentimento di preoccupazione per una possibile escalation del conflitto, ma sono certo che una possibile decisione sull’invio di aerei da combattimento all’Ucraina sarà stata oggetto di una valutazione tecnico-politica".

Nella linea pro-Zelensky l’Europa "ha dimostrato determinazione collettiva e unità di intenti sin dall’inizio delle ostilità, condannando fermamente l’aggressione della Russia. Ciò si è concretizzato attraverso l’applicazione di sanzioni alla Russia e il continuo supporto all’Ucraina attraverso la fornitura di sistemi d’arma unitamente all’avvio di iniziative che assicureranno supporto economico ed assistenza nella ricostruzione, nella gestione della difficile situazione energetica, nell’accesso ai mercati".

"Questo approccio condiviso oltre a dimostrare una compattezza dell’Europa, può costituire – a mio avviso – un pilastro su cui poter dare ulteriore slancio alla tanto ricercata Difesa Comune Europea che non può sostenersi solamente su rapporti bilaterali tra le principali potenze europee, ma richiede unanime condivisione a attiva partecipazione", prosegue.

In questo contesto, secondo l'ex direttore dell’Occar, "l’Italia stia fornendo un contributo efficace e in accordo con gli Stati europei. La costante presenza del tema del conflitto russo-ucraino nelle agende dei molteplici incontri internazionali a livello delle massime Autorità governative e del ministero della Difesa, testimonia la ferma volontà dell’Italia di partecipare attivamente nelle decisioni strategiche e conferma che l’Italia intende mantenere un ruolo leader nella sicurezza nel mediterraneo allargato". "Nel ruolo di direttore di Occar, l’Organizzazione internazionale di cui mi pregio di aver guidato fino al gennaio 2023, ho potuto osservare da una posizione privilegiata il ruolo dall’Italia nella cooperazione nel settore della difesa. Senza dubbio alcuno, posso confermare che l’Italia ha svolto – e sono convinto manterrà nel futuro – un ruolo trainante, promuovendo cooperazioni nel settore della Difesa - prosegue l'amm. Bisceglia - Ciò trova conferma nella partecipazione dell’Italia nei maggiori programmi cooperative in Europa. Solo per citarne alcuni, mi riferisco ad esempio al programma Fremm, uno tra i più ambiziosi programmi navali in Europa, al Male Rpas che doterà l’Europa di un drone Itar free, Fsaf-Paams che con la recente sottoscrizione di nuovi contratti doterà gli stati partecipanti di dotazioni missilistiche ancor più tecnologicamente avanzate".

"In tale scenario, ritengo che Occar rappresenti uno dei contesti più favorevoli per stimolare efficaci cooperazioni per dotare gli Stati in Europa delle necessarie capacità nel settore della difesa - conclude - Tuttavia, il percorso per giungere ad una difesa comune europea è ancora lungo e tortuoso e non può prescindere dalla decisa volontà politica e industriale di cooperare in questo strategico settore".

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