cerca CERCA
Sabato 20 Aprile 2024
Aggiornato: 08:11
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Ucraina, Cutelli (World food programme): "Con stop grano rischio catastrofe in Medio Oriente"

23 marzo 2022 | 12.36
LETTURA: 3 minuti

Ucraina, Cutelli (World food programme):

Le conseguenze della guerra in Ucraina stanno innescando "un effetto domino" con conseguenze "catastrofiche" in tutti quei Paesi del Nord Africa e del Medio Oriente, dalla Tunisia allo Yemen, che dipendono da quello che era il "granaio del mondo" per le importazione di grano e mais. E' l'allarme lanciato da Emanuela Cutelli, responsabile comunicazione per l'Italia del World Food Programme (Wfp), che in un'intervista all'Adnkronos evidenzia le difficoltà di approvvigionamento alimentare in Ucraina e l'impatto del conflitto "sulle comunità più vulnerabili".

"Il Wfp è estremamente preoccupato della situazione alimentare e delle scorte di cibo disponibili in Ucraina al punto che stiamo mobiliando rifornimenti alimentari per fornire assistenza a circa 3,1 milioni di ucraini all'interno del Paese", premette Cutelli, spiegando che l'organizzazione di cui fa parte è al lavoro "per mettere in atto dei sistemi in grado di sostituire le catene di approvvigionamento commerciali che al momento non funzionano più". Si tratta di un "compito gigantesco", afferma, rimarcando che il Wfp ha già distribuito pane a 140mila persone a Kharkhiv e biscotti ad alto contenuto energetico per 30mila persone a Kiev per cinque giorni.

La sfida, evidenzia, ora è quella di preposizionare cibo nel timore che molte zone diventino inaccessibili come sta accadendo a Mariupol: "Oltre 1.200 tonnellate di cibo, sufficienti per oltre 62mila persone per un mese, sono in transito verso Dnipro, Kiev, Odessa e Chernivtsi", in vista di una possibile ulteriore escalation del conflitto. "Collaboriamo con partner locali, ma è un'operazione che stiamo costruendo da zero", prosegue, annunciando che il Wfp sta cercando di stabilire 3 basi operative in Ucraina, di cui una a Leopoli, per migliorare le sue capacità di intervento.

Cutelli evidenzia all'Adnkronos come l'Ucraina fosse "il granaio del mondo", che "sfamava milioni di persone, soprattutto in Nord Africa e Medio Oriente" e come lo stop alle esportazione "sia una catastrofe su una catastrofe", in quanto già prima dello scoppio del conflitto "c'erano livelli di fame senza precedenti".

"Il conflitto sta peggiorando una situazione già devastante per milioni di persone", sottolinea, ricordando che l'Ucraina e la Russia insieme garantivano il 30% delle esportazione di grano mondiale, il 20% delle esportazione mais e fino al 76% di quelle di olio di semi.

Secondo la responsabile comunicazione per l'Italia, la guerra in Ucraina si è innestato su una situazione "catastrofica" dal punto di vista della sicurezza alimentare provocata da quattro fattori: l'impatto dei conflitti, dei cambiamenti climatici, del Covid-19 e degli alti costi del cibo, che erano già "ai livelli più alti da 10 anni".

Gli effetti si vedono già in Paesi come il Libano, che importa oltre il 50% del grano e dove il presidente Michel Aoun ha indicato il problema della sicurezza alimentare come una priorità. Ma ci sono molti altri Stati in difficoltà, dice Cutelli, come lo Yemen, che importa il 22% del suo fabbisogno dall'Ucraina e dove 17,4 milioni di persone hanno bisogno di assistenza alimentare. O la Siria, dove il Wfp stima che ci sia oltre metà della popolazione in una situazione di insicurezza alimentare acuta.

Ma anche Tunisia ed Afghanistan sono in condizioni serie e queste 'crisi del pane' possono scatenare "destabilizzazioni e forti tensioni sociali", con conseguenze per la tenuta politica di questi Paesi.

"L'impatto del conflitto ha fatto salire i costi del Wfp nel fornire assistenza di 71 milioni di dollari al mese - conclude Cutelli all'Adnkronos - Forniamo assistenza a 137 milioni di persone in oltre 80 Paesi, con un costo complessivo di 18,9 miliardi di dollari, ma abbiamo un gap del 60% dei finanziamenti".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza