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Ucraina, Draghi: "Crisi umanitaria senza precedenti". In Italia quasi 24mila profughi

09 marzo 2022 | 15.36
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"L'8 marzo erano 21.045, oggi sono 23.872. Il flusso è certamente destinato ad aumentare"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Guerra Ucraina-Russia, "il conflitto in Ucraina sta generando una crisi umanitaria senza precedenti nel Dopoguerra in Europa. Per farvi fronte, l’Unione europea ha applicato per la prima volta la direttiva del 2001 sulla protezione temporanea in favore dei profughi ucraini. Questa decisione testimonia la solidarietà e la compattezza dell’Unione europea: un’unità di intenti e di azioni che è indispensabile mantenere e che vede l’Italia in prima linea". Così il premier Mario Draghi, nel corso del question time alla Camera.

PROFUGHI IN ITALIA - "Ho dati che testimoniano la velocità dell'arrivo" di profughi ucraini in Italia, "l'8 marzo erano 21.045, oggi sono 23.872. Principalmente la frontiera verso cui passano è la frontiera italo slovena. Per il 90% si tratta di donne e bambini: ieri erano 10.500 donne, oggi 12mila, gli uomini erano 2mila ieri, oggi 2.200, i bambini 8.500 ieri e oggi 9.700. Il flusso è certamente destinato ad aumentare" dice il premier rispondendo al question time.

"Tutti i rifugiati o accettano un tampone ogni 48 ore o il vaccino - aggiunge - Le mascherine sono distribuite nei posti dove avvengono le vaccinazioni".

"Voglio prima di tutto ringraziare a nome del Governo e mio personale tutti coloro che in questi giorni si sono mobilitati spontaneamente per sostenere la popolazione ucraina - dice Draghi - Associazioni di volontariato e del terzo settore, amministratori locali, imprese, singoli cittadini e famiglie stanno inviando aiuti e offrendo assistenza e ospitalità ai profughi che arrivano in Italia con grandissima generosità e profonda umanità. Devo ringraziare particolarmente i sindaci e tutti gli esponenti del terzo settore. A questo proposito la settimana prossima verrà convocato il comitato del terzo settore per la predisposizione del regolamento che pende da tempo. La forza di un Paese e di una democrazia si misura anche con la capacità di difendere i valori della dignità umana, della pacifica convivenza e dell’amicizia tra i popoli. In questo senso il mio pensiero va anche ai tanti cittadini russi che condividono questi valori e condannano le violenze commesse ai danni del popolo ucraino".

E "voglio ringraziare le forze politiche – e in particolare l’opposizione - per la grande prova di unità e lo spirito costruttivo dimostrati nella gestione di questa crisi. Sono sicuro che l’Italia farà la sua parte fino in fondo, grazie alla qualità delle sue istituzioni e sulla robustezza della sua società civile".

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