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Ucraina, G7: "Nuove sanzioni a Mosca". Jet russi violano spazio aereo Kiev

26 aprile 2014 | 14.44
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Ucraina, G7:

I leader del G7 hanno deciso di "agire rapidamente" per imporre nuove sanzioni contro la Russia a seguito delle azioni di Mosca in Ucraina. In un comunicato congiunto, i leader di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Gran Bretagna e Stati Uniti, annunciano che i loro Paesi intensificheranno le "sanzioni mirate" che si aggiungeranno a quelle già previste.

"Abbiamo raggiunto un accordo per muoverci rapidamente verso l'imposizione di sanzioni aggiuntive alla Russia", si legge nel comunicato, nel quale si esprime "profonda preoccupazione" per le "continue azioni" dei separatisti "appoggiati dalla Russia", tese a "destabilizzare" l'Ucraina orientale. Per assicurare il corretto svolgimento delle elezioni presidenziali in Ucraina del 25 maggio, i leader del G7 si impegnano ad "agire con urgenza per intensificare le misure e le sanzioni mirate a far aumentare i costi dei comportamenti della Russia".

Le nuove sanzioni - che dovrebbero colpire personalità del settore energetico e bancario - potrebbero arrivare già "all'inizio della prossima settimana", ha detto il vice consigliere per la Sicurezza nazionale americano, Ben Rhodes, parlando con i giornalisti a bordo dell'Air Force One che porta il presidente Barack Obama in Malaysia. Le nuove misure restrittive potrebbero colpire "individui con influenza sull'economia russa, come l'energia e le banche", ha detto Rhodes, sottolineando come, "quando inizi a colpire la cricca, gli individui che controllano grande parte dell'economia e alcune entità sotto il loro controllo, crei un impatto economico significativo al di là della sanzione contro l'individuo". Il vice consigliere per la Sicurezza nazionale non ha poi indicato una data precisa per il via libera a nuove sanzioni: "Mi aspetto che sanzioni mirate saranno imposte con un urgenza" e che arrivino "all'inizio della prossima settimana". Secondo alcune fonti, potrebbero essere decise già lunedì.

E mentre il Pentagono fa sapere che jet russi hanno violato lo spazio aereo ucraino, i separatisti filorussi che hanno sequestrato i 13 osservatori dell'Osce insistono sul fatto che si tratti di spie. "Questi uomini sono militari di carriera, al contrario di un altro team dell'Osce con il quale recentemente ho avuto una normale conversazione", ha detto a un'emittente tv russa il capo dei ribelli di Sloviansk, Vyacheslav Ponomaryov. Il gruppo di osservatori, composto da quattro tedeschi (di cui tre militari), cinque militari ucraini e quattro osservatori militari cechi, danesi, polacchi e svedesi, secondo Ponomaryov stava preparando azioni di sabotaggio per conto del governo ucraino. I separatisti filorussi sono comunque pronti a liberarli in cambio del rilascio di loro compagni, ha detto un portavoce dei militanti, Denis Pushilin. Lo stesso portavoce ha ribadito che gli ostaggi sono "spie della Nato".

Mosca dal canto suo ha assicurato che farà il possibile per ottenere il rilascio degli osservatori. Lo ha assicurato l'ambasciatore russo presso l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, Andrei Kelin, citato dall'agenzia di stampa Itar-Tass. "Pensiamo che queste persone debbano essere liberate al più presto possibile - ha detto - La Russia, in quanto membro dell'Osce, farà tutti i passi possibili in questo senso".

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha inoltre fatto sapere che i contatti sulla crisi ucraina tra il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il presidente russo Vladimir Putin non si sono interrotti. "Il dialogo sta continuando abbastanza regolamente", ha affermato. Ricordato che l'ultimo contatto telefonico tra i due presidenti risale alla settimana scorsa, Peskov ha chiarito: "Al momento ci sono molti disaccordi e qualche volta il dialogo è molto duro, tuttavia la comunicazione continua". La precisazione del Cremlino è arrivata dopo la notizia, riportata da alcuni giornali, secondo cui si sarebbero interrotti i contatti diretti tra Putin e Obama.

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