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Ucraina: gas, Mosca conferma fine i tutti gli sconti, reclama pagamento debito

03 aprile 2014 | 15.42
LETTURA: 2 minuti

Il nuovo prezzo del gas russo per l'Ucraina e' balzato a 485,5 dollari per mille metri cubi, cento dollari in piu' rispetto al prezzo gia' alto a cui era salito martedi', con il mancato rinnovo da parte della Russia dello scontro concesso da Vladimir Putin a Viktor Yanukovich a dicembre in cambio del voltafaccia di Kiev all'Unione europea e l'impegno ad aderire all'Unione doganale con Mosca.

L'ulteriore aumento discende ''automaticamente'', come ha detto il 'ceo' di Gazprom Alexei Miller, dalla cessazione dell'''accordo di Kharkiv'' accorpato all'intesa sull'affitto della base di Sebastopoli della Flotta del Mar nero rinegoziato nel 2010 che la Russia ha cancellato, con una legge firmata ieri da Putin, dopo l'annessione della Crimea.

Ma non e' tutto: ad accogliere oggi a Mosca il 'ceo' di Naftogaz Andrei Kobolov, e il ministro dell'energia ucraino Yuriy Prodan, c'e' la cifra aggiornata del debito energetico accumulato da Kiev: 2,2 miliardi di dollari, non piu' 1,7 miliardi di cui si parlava nei giorni scorsi che non compredevano la bolletta di marzo pari a 500 milioni. ''La cooperazione fra Russia e Ucraina, nel settore del gas come in tutto il resto, puo' proseguire solo se Kiev fara' fronte al suo debito'', ha sottolineato il premier Dmitry Medvedev lasciando aperta la possibilita' che la Russia reclami all'Ucraina il rimborso dello 'sconto di Kharkiv' per il periodo 2010-2014. Gazprom ha inoltre espresso preoccupazione per ''la riduzione sostanziale'' del gas nei magazzini sotterranei ucraini, riserve che servono soprattutto ad assicurare il flusso costante del transito di gas in Europa in caso Mosca decida di chiudere i rubinetti. Dal primo gennaio al 31 marzo, l'Ucraina aveva pagato il gas russo 268,5 dollari per mille metri cubi.

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