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Ucraina, Germania apre le porte ai russi dell'It

24 maggio 2022 | 16.10
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Il Paese che già ospita la comunità di russi più numerosa fra i Paesi dell'Unione europea, e dove dall'inizio della guerra il 24 febbraio scorso sono stati concessi più di 600 visti a russi specializzati, vara una procedura semplificata destinata ai cervelli dell'It in fuga. Da cui sono esclusi tuttavia i giornalisti dei media indipendenti chiusi dal Cremlino.

(Afp)
(Afp)

La Germania, che dall'inizio della guerra contro l'Ucraina lo scorso 24 febbraio ha già concesso più di 600 visti di ingresso per cittadini russi specializzati, introduce una procedura semplificata per l'erogazione dei permessi di soggiorno destinata proprio a questa categoria di persone, russi con competenze specifiche, soprattutto nel settore dell'It, con decisioni che verranno prese caso per caso, ha reso noto la ministra degli Interni, Nancy Faeser, con il direttore dell'agenzia di intelligence interna, Thomas Haldenwang.

Tale procedura tuttavia non si estende ai circa 70 giornalisti di media indipendenti russi, principalmente il canale televisivo Dozhd e il sito di notizie online Meduza, inclusi invece in un elenco di persone destinatarie di visti umanitari speciali, ma con meno garanzie, definito dal ministero della Cultura. "Ai giornalisti russi perseguiti in Russia sarà offerta protezione in Germania. Vogliamo facilitare l'ingresso e velocizzare i processi", si è limitato a commentare il ministero degli Interni, citato dal Guardian.

Il nuovo procedimento definito "approvazione globale per l'accesso al mercato del lavoro" è riservato ai dipendenti di società tedesche che hanno un reddito di almeno 43.992 euro l'anno e sarà valido sino al prossimo 30 settembre. Vivono già in Germania 235mila russi, più che in qualsiasi altro Paese dell'Unione europea. (segue)

La scorsa settimana, l'Ufficio federale per la protezione della Costituzione ha pubblicato un avvertimento speciale in cui si denunciava che i russi che vogliono stabilire in Germania, e coloro che già lavorano in Germania, sono più a rischio di ricatto, o comunque di pressioni, da parte delle autorità del loro Paese interessate a raccogliere informazioni, nel contesto di un Paese, la Russia, sempre più tagliato fuori dalle reti di conoscenza e tecnologie globale.

Il loro reclutamento può avvenire in occasioni di appuntamenti obbligatori alle sedi diplomatiche. "Possono anche cercare di esercitare pressione prendendosela con i parenti o conoscenti rimasti in Russia. In generale, i servizi di intelligence russa non si sottraggono da metodi come la minaccia e il ricatto", si denunciava. Il governo ha quindi previsto controlli standard di sicurezza nel quadro del nuovo procedimento per l'erogazione di visti.

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