Il ministro degli Esteri Federica Mogherini ha sottolineato i rischi di "un conflitto civile aperto" in Ucraina. "La crisi resta caratterizzata da una fragilità sul terreno, una sostanziale incomunicabilità fra le parti interessate, con rischi molto seri di un ulteriore pericoloso deterioramente e di una deriva potenziale verso un conflitto civile aperto dagli esiti imprevidibili", ha affermato il ministro parlando al Senato davanti alle commissioni Esteri e Difesa delle due Camere.
Dopo aver sottolineato che l'incontro di Ginevra, ha costituito "un primo passo molto importante verso la riconciliazione e il dialogo", il ministro ha ribadito la linea italiana della necessità per l'Europa di parlare con una voce sola, di sostenere l'Ucraina finanziariamente e nella sua transizione democratica, incoraggiandola a non reagire alle provocazioni. Il ministro ha anche parlato di una "fase di riflessione comune a livello europo sull'energia". Infine ha sottolineato che , malgrado "le provocazioni da parte di Mosca", l'Italia rimane convinta che la Russia rimanga un "attore indispensabile per una soluzione politica e sostenibile della crisi ucraina".
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