Il referendum in Crimea "è illegale e illegittimo" e gli alleati "non ne riconoscono il risultato". A ribadirlo sono stati oggi gli ambasciatori della Nato, sottolineando tra l'altro che "le circostanze nelle quali è stato tenuto sono profondamente viziate e dunque inaccettabili". "Ci appelliamo alla Federazione russa - si legge in una nota del Consiglio nordatlantico - perché ci sia una de-escalation della situazione, anche attraverso la cessazione di tutte le attività militari contro l'Ucraina".
"Il cosiddetto referendum indebolisce gli sforzi per trovare una soluzione politica alla crisi in Ucraina - prosegue la nota - Chiediamo inoltre alla Russia di onorare tutti i suoi impegni internazionale, tornare al percorso di dialogo e trovare una soluzione politica, pacifica, anche attraverso il dialogo diretto con il governo ucraino". E, concludono gli ambasciatori, "chiediamo alla Federazione russa di non prendere ulteriori provvedimenti per annettere la Crimea, che sarebbe una grave violazione della Carta dell'Onu".