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Ucraina, Navalny: "Putin nonno ubriaco trascina il Paese in disastro come Afghanistan"

22 febbraio 2022 | 14.34
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'Combattere per la Russia significa combattere per rimozione da potere di Putin e dei suoi cleptocrati e per la pace'

La riunione di ieri del Consiglio di sicurezza in Russia - (sito del Cremlino)
La riunione di ieri del Consiglio di sicurezza in Russia - (sito del Cremlino)

Il Presidente russo, Vladimir Putin, ieri ha parlato come "il nonno ubriaco che alle riunioni di famiglia annoia tutti con le sue storielle sul reale funzionamento della politica". E gli esponenti del Consiglio di sicurezza che si è riunito ieri a Mosca in una seduta straordinaria e pubblica sono "ladri e rimbambiti", ha scritto Aleksei Navalny, sulla scia dello slogan che aveva coniato nel 2011 per definire il partito al potere di Russia unita ('ladri e truffatori').

Paragonando Putin a un 'nonno ubriaco', Navalny evoca oggi senza citarlo Boris Eltsin e i confusi anni Novanta che il Presidente russo, sin dal suo insediamento al Cremlino, ha invece fatto di tutto per far dimenticare e superare. Il dissidente in carcere ha va oltre e associa la giornata di ieri alla riunione dei "rimbambiti della nomenklatura del Politburo del Comitato centrale del Pcus, che si credevano invece geopolitici seduti alla grande scacchiera e decisero di inviare le truppe in Afghanistan".

"Il risultato di questa decisione era stato quello di avere centinaia di migliaia di vittime, ferite all'intero paese. E le conseguenze, sia noi russi che l'Afghanistan non le abbiamo superate. L'emergenza è stata una delle ragioni chiave nel collasso dell'Urss", scrive Navalny, dopo che ieri Putin ha attribuito ai Comunisti la responsabilità di aver creato l'Ucraina come entità indipendente. "Combattere per la Russia, salvarla, significa combattere per la rimozione dal potere di Putin e dei suoi cleptocrati. Ma anche, banalmente, combattere per la pace", sottolinea l'oppositore nazionalista che nel 2014 aveva dichiarato che fosse stato nella posizione di farlo non avrebbe restituito la Crimea all'Ucraina.

Ma mentre nel 1979 i membri del Politburo "si vestivano di ideologia, questi personaggi ora non ne hanno alcuna. Pronunciano sempre solo menzogne indistinguibili l'una dall'altra. Non provano neanche a dare alle loro motivazioni la minima credibilità. In entrambi i casi, i protagonisti di queste vicende hanno bisogno di una unica cosa, distrarre l'attenzione dei russi dai problemi reali, lo sviluppo dell'economia, i prezzi in aumento, la mancanza di rispetto della legge, e il passaggio al formato della isteria imperiale".

"La propaganda non è più sufficiente a questi anziani ladri. Vogliono il sangue. Vogliono spostare le figurine dei carri armati su una mappa di ostilità. Quindi, 'il capo del Politburo del 21esimo secolo' pronuncia questo discorso da pazzo, 'come mio nonno ubriaco a una riunione di famiglia che annoia tutti con le sue storie su come funziona davvero la politica'. Sarebbe divertenze se il nonno ubriaco non fosse un uomo di 69 anni con il potere in un paese con armi nucleari. Sostituisci nel suo discorso 'Ucraina' con 'Azerbaigian', Kazakistan', 'Bielorussia', 'Paesi Baltici', 'Uzbekistan' e cosi via, o anche includi la Finlandia, pensa a dove il flusso del pensiero geopolitico di questo nonno ubriaco può portarlo. Tutto questo è finito molto male per tutti nel 1979. E finirà male anche ora. L''Afghanistan è stato distrutto. ma anche l'Urss ha ricevuto una ferita mortale".

"A causa di Putin, centinaia di ucraini e russi ora rischiano di morire e nel futuro il numero potrà salire a decine di migliaia. Si, Putin non consentità all'ucraina di svilupparsi, la trascinerà in una palude, ma la Russia pagherà lo stesso un prezzo. Abbiamo tutto per uno sviluppo importante nel 21esimo secolo, dal petrolio a cittadini istruiti, ma perderemo ancora denaro, la la possibilità storica di una vita normale e ricca per la guerra, il fango, le menzogne e il palazzo con le aquile dorate idi Gelendzhik (il presunto palazzo di Putin e del suo entourage sul Mar Nero a cui Navalny lo scorso anno, prima di essere arrestato in Russia, ha dedicato un lungo e dettagliato documentario, ndr), conclude Navalny, dopo aver ricordato anche che la sua Fondazione anti corruzione ha aperto inchieste su ognuno dei membri del Consiglio di sicurezza nazionale.

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