cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 09:48
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Ucraina: Nunzio, è inferno dantesco, affrontare nodo Crimea

13 febbraio 2015 | 15.59
LETTURA: 4 minuti

Nonostante i negoziati di Minsk sulla riconciliazione in Ucraina la pace sembra ancora lontana. E intanto la situazione umanitaria nell'Est del paese "è da inferno dantesco", con un numero di morti che potrebbe raggiungere i 50mila. Una gravità del tutto sottovalutata e senza l'attenzione dovuta da parte dei media. Questo, in sintesi, il pensiero del Nunzio apostolico a Kiev, monsignor Thomas Gullickson.

"L'accordo di Minsk - dice all'Adnkronos- non tratta la questione della Crimea, e fin quando non si affronta l'annessione, in violazione del diritto internazionale, del 5% del territorio di questo paese, non ci si può vantare di ciò che è stato raggiunto".

"Il fatto che venga rimandato a non so quando la chiusura e le garanzie per la frontiera russa attraverso la quale continuano a passare armi e combattenti - prosegue monsignor Gullickson - vuol dire che non ci siamo ancora. In generale la cosa fondamentale è il rispetto per il diritto internazionale e dunque, riguardo alla nostra situazione, il rispetto per l'integrità di un paese sovrano e del suo territorio".

Il Nunzio racconta che la maratona negoziale di Minsk "è stata seguita intensamente, per tutte quelle ore, anche dalla chiesa cattolica sia latina che greco cattolica in Ucraina, perchè in un certo senso si giocava l'avvenire del paese. E abbiamo rivolto inviti di preghiera e di digiuno per la buona riuscita dell'accordo. Come rappresentante del Papa qui - commenta ancora il Nunzio in merito all'accordo - ritengo ci sono certi elementi di principio che dovrebbero stare al di sopra del cessate il fuoco, principi che però non vedo riflessi al 100% nel nuovo accordo di Minsk. Anche se non bisogna mai smettere di sperare".

Quanto alla situazione umanitaria nell'Est del Paese, il Nunzio apostolico a Kiev la definisce "da inferno dantesco". Ma la cosa più grave - denuncia - "è che non c'è abbastanza attenzione sulla gravità della situazione che il paese sta vivendo. Qualcuno mi dice che 'se dovesse attenersi solo alle notizie che arrivano dai media o che girano in Rete sembrerebbe che in Ucraina è tutto passato'. Questo perchè - osserva - i media mondiali non stanno prestando l'attenzione necessaria, e c'è una tendenza, quasi rozza, a sottovalutare i morti. Giorni fa - riferisce - fonti tedesche hanno parlato di cifre vicine a 50mila vittime e parlando con l'ambasciatore italiano mi ha detto che anche secondo lui i numeri oscillano tra i 20 e i 50mila".

Monsignor Gullickson punta il dito poi contro "un'altra cosa gravissima", quella relativa agli aiuti umanitari che - dice - "bisognerebbe garantire alla gente, d'accordo con l'Ucraina e con la supervisione della Croce Rossa o altri organismi internazionale. In particolare è necessario controllare che arrivino davvero e si tratti di aiuti e non di altro". Perchè i corridoi umanitari "non valgono niente se non sono controllati" e per questo "serve un coordinamento degli aiuti verso il Donbass".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza