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Ucraina, Osce: “Ristabiliti i contatti con gli osservatori dispersi”

19 giugno 2014 | 14.26
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L’Organizzazione per la cooperazione e la sicurezza in Europa: “Stanno bene”. Nessuno ha rivendicato il sequestro degli osservatori, scomparsi nelle regioni di Donetsk e Luhansk a fine maggio. Usa: “Nuove sanzioni se Mosca non ferma forniture di armi ai ribelli”

 (foto Infophoto)
(foto Infophoto)

L’Osce ha reso noto di aver ristabilito contatti con i due gruppi di osservatori dispersi nell’est dell’Ucraina da fine maggio. “Stanno bene, nessuno di loro è ferito”, ha spiegato, senza aggiungere altro, il portavoce dell’Organizzazione per la cooperazione e la sicurezza in Europa Michael Bociurkiw all’agenzia di stampa tedesca ‘Dpa’. Nessuno ha rivendicato il sequestro degli osservatori, si è limitato ad aggiungere Bociurkiw. I due gruppi di osservatori stranieri, otto persone in totale, della missione di monitoraggio sono scomparsi rispettivamente nelle regioni di Donetsk e Luhansk a pochi giorni di distanza.

Intanto il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, denuncia che la Russia ha ripreso ad ammassare militari al confine con l’Ucraina. In un intervento a Chatham House a Londra, Rasmussen ha precisato che “almeno alcune migliaia di militari russi sono stati dislocati al confine e ci sono stati movimenti di truppe nelle vicinanze dell’Ucraina”. Sarebbe “positivo” se le forze russe fossero tornate a presidiare il confine questa volta per prevenire il flusso di armi e separatisti in Ucraina, “ma non è quello a cui stiamo assistendo - ha detto il numero uno dell’Alleanza - Si tratta di un deplorevole passo indietro, sembra che la Russia voglia mantenere aperta l’opzione di intervenire ulteriormente”.

Il segretario del Tesoro americano Jacob Lew ha anticipato nuove sanzioni contro la Russia, il cosiddetto terzo stadio con misure che colpiscono i settori bancario, minerario e dell’energia, se Mosca non fermerà le forniture di armi ai gruppi separatisti nell’est dell’Ucraina. Lew, che a Berlino ha incontrato il ministro delle Finanze Wolgang Schaeuble, ha chiesto alla Russia il sostegno al piano di pace del presidente ucraino Petro Poroshenko che si articola a partire dal cessate il fuoco unilaterale garantito da Kiev.

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