In Normandia, Vladimir Putin "non cercherà di evitare nessuno". Anzi. "Parlerò con tutti gli ospiti", ha detto nell'intervista alle emittenti francesi TF1 ed Europe 1 trasmessa ieri sera (ma registrata martedì a Sochi).
Il presidente russo che questa sera alle 21 sarà ricevuto all'Eliseo per un "souper", dopo che il suo ospite Hollande avrà avuto una prima cena in un ristorante parigino con Barack Obama, è certo che il presidente americano "non abbia ragioni di non voler parlaere con il presidente della Russia, anche se alla fine è una decisione sua". "Io sono sempre pronto al dialogo e penso che questo sia il modo migliore per colmare le incomprensioni di qualsiasi natura. Fino a ora siamo stati in contatto, abbiamo parlato al telefono regolarmente", ha spiegato Putin, che domani sarà uno dei 16 leader a partecipare, al cartello di Benouville, al ricordo dello sbarco in Normandia (in programma avrà un incontro con Angela Merkel, oggi a Parigi con David Cameron).
Putin ribadisce che la Russia riconosce la sovranità dell'Ucraina, che l'unico timore di Mosca è la sua integrazione alla Nato. Ogni paese che aderisce a una alleanza militare perde un pò della sua sovranità, sottolinea, citando la "tradizione gaullista e il generale Charles de Gaulle, che ha saputo proteggere la sovranità della Francia, e che per questo merita rispetto, e Francois Mitterrand, per la sua proposta di confederazione europea, con la Russia, un'opportunità che -dice- ancora esiste". "la Russia è il paese più grande del mondo. Sarebbe molto difficile circondarla, poi il mondo cambia così velocemente che è impossibile farlo anche solo in teoria", ha sottolineato Putin precisando che la politica di Mosca "è guidata solo dai suoi interessi nazionali" e negando di voler perseguire una politica imperialista e di conquista.