La crisi ucraina "ha dimostrato che la sicurezza non è un fatto scontato". Lo ha detto il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen a Parigi, in un discorso nel quale ha esortato i paesi membri della Nato "ad investire nuovamente nella difesa", rafforzare "i legami atlantici" e preparare un piano per rafforzare la prontezza di azione.
"Gli europei hanno disarmato troppo e troppo a lungo", ha dichiarato, ricordando che negli ultimi anni alcuni membri europei dell'Alleanza hanno tagliato le spese della difesa fino al 40%, mentre altri Paesi come la Russia le aumentavano del 30%. La difesa della sicurezza "ha un prezzo", ha ricordato il segretario generale della Nato, invitando i paesi membri ad investire di più e meglio nella difesa, ricorrendo anche a soluzioni multilaterali.
"Dobbiamo essere pronti a garantire in ogni momento la sicurezza degli alleati - ha detto Rasmussen- a fare azione di deterrenza e a difenderci dagli attacchi". A questo fine bisogna migliorare la prontezza di azione, con il rafforzamento dell'addestramento congiunto ed un riesame del dislocamento delle forze.