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Ucraina-Russia, venti di guerra nel Donbass : news di oggi

18 febbraio 2022 | 10.45
LETTURA: 21 minuti

Cresce la tensione nell'autoproclamata repubblica filorussa

(Foto Afp)
(Foto Afp)

Crisi Ucraina-Russia, proseguono gli sforzi diplomatici. Intanto il presidente russo Vladimir Putin si prepara ad assistere a test missilistici. In Ucraina, alta tensione nel Donbass.

ORE 22.30 - "Se la Russia invade l'Ucraina, diventerà un paria per la comunità internazionale, sarà isolata dai mercati finanziari globali e privata degli input tecnologici più sofisticati". L'avvertimento arriva dalla Casa Bianca, per il tramite del vice consigliere per la sicurezza nazionale Daleep Singh. "I costi per la Russia sarebbero immensi". Nel complesso, la Russia diventerebbe sempre più dipendente dai paesi che non possono compensare le sue perdite e "questa sarebbe una sconfitta strategica pura e semplice", ha aggiunto Singh, con riferimento al pacchetto di sanzioni preparato dagli Stati Uniti con i partner internazionali.

ORE 22.15 - "Nella videoconferenza di stasera con Stati Uniti, Ue, Canada, Gran Bretagna, Francia, Germania, Polonia, Italia, Romania e Nato abbiamo condiviso la preoccupazione per la situazione all'interno e intorno all'Ucraina che rimane minacciosa. C'è ancora tempo per la diplomazia e una soluzione pacifica. Ma nel caso in cui la Russia dovesse scegliere l'aggressione, è pronto un robusto pacchetto di sanzioni. L'Ucraina è libera e sovrana". Lo scrive in un tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

ORE 22 - L'ambasciata britannica a Kiev è stata "temporaneamente" trasferita dalla capitale ucraina a Leopoli, nell'ovest del paese. Ad annunciarlo è stato il Foreign Office.

ORE 21.15 - Kiev si aspetta il coinvolgimento di Mosca in operazioni 'messinscena' nelle regioni separatiste dell'est dell'Ucraina per creare un pretesto per l'invasione. A dichiararlo è stato Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio di difesa e sicurezza nazionale ucraino. "Tutto questo è completamente falso", ha poi aggiunto, riferendosi alle voci di un'offensiva pianificata da Kiev contro le autoproclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk. "Esiste il grande pericolo che rappresentanti della Federazione russa che sono lì provochino certe cose. Possono fare cose che non hanno nulla a che fare con i nostri militari". "Non sappiamo esattamente cosa faranno". "Al momento non assistiamo ad un'invasione del nostro paese ma possiamo dire che provocazioni mirate da parte della Federazione russa sono possibili".

ORE 21 - Sono 700mila i residenti nella sola regione ucraina orientale della Repubblica di Donetsk che le autorità locali vogliono evacuare e mettere in salvo contro una presunta offensiva di Kiev. L'ordine di evacuazione è arrivato per il tramite del capo dell'entità autoproclamata, Denis Pushilin. Le truppe in assetto da combattimento sono pronte a difendere "il territorio dello stato", ha dichiarato, specificando che gli uomini dai 18 anni in su non saranno autorizzati a lasciare la regione.

ORE 20.30 - L'esplosione di un veicolo a Donetsk, nell'area separatista filorussa dell'Ucraina, è stata una 'false flag operation', un'operazione condotta in modo da far ricadere la responsabilità su altri, progettata per alimentare le tensioni nell'area. A sostenerlo sono funzionari ucraini e americani citati dalla Cnn. Il video dell'attacco mostra un incendio in un parcheggio e un veicolo militare gravemente danneggiato, vicino al quartier generale dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk.

ORE 19.15 - L'esplosione di questa sera a Donetsk è stata provocata da un'autobomba. Lo ha reso un portavoce della Milizia del popolo filorussa, secondo cui il veicolo - una jeep Uaz - è esploso alle 19 ora locale in un parcheggio all'esterno dell'edificio che ospita la sede del governo dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk. Secondo alcuni media l'auto apparteneva al leader della Milizia del popolo Denis Sinenkov, che non sarebbe stato coinvolto nell'esplosione.

ORE 19 - Il pacchetto di sanzioni che l'Ue sta approntando scatterà nel caso in cui le forze militari russe attacchino il territorio dell'Ucraina, non per via delle azioni delle milizie separatiste nel Donbass, che si scontrano "ogni giorno dal 2014" con le forze regolari di Kiev. Lo ha precisato un alto funzionario Ue, in vista del Consiglio Affari Esteri di lunedì prossimo a Bruxelles, cui parteciperà anche il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.

ORE 18.45 - Il ministero ucraino della Difesa ha denunciato oltre 50 violazioni del cessate il fuoco nel Donbass avvenute oggi. Entro le 17, ora locale, "sono state registrate 52 violazioni del cessate il fuoco, di cui 42 con l'uso di armi proibite dagli accordi di Minsk", afferma il ministero, citato dalla Cnn.

ORE 18.30 - Il leader dell'autoproclamata repubblica filorussa di Donetsk, Denis Pushilin, ha avvertito che la situazione nel Donbass sta andando verso la 'guerra totale'. Alla domanda della tv russa Rossiya 24 se siamo a quel punti, Pushilin ha risposto: "Sfortunatamente sì. In qualsiasi momento può semplicemente iniziare un'offensiva su larga scala. Tutto è assolutamente pronto per questo".

ORE 18.15 - Il ministero degli Esteri ucraino ha chiesto alla comunità internazionale di condannare quelle che vengono descritte come provocazioni russe nel Donbass. "Vediamo che la Federazione russa sta lanciando una campagna per diffondere disinformazione di massa, per aumentare il bombardamento delle posizioni ucraine e delle infrastrutture civili con armi proibite dagli accordi di Minsk e per una escalation della situazione della sicurezza. La mancanza di una giusta reazione o una posizione neutrale serviranno solo ad alimentare un'escalation da parte russa", si legge in un comunicato del ministero, citato dal Guardian.

ORE 18 - L'inizio della prossima settimana o quella immediatamente successiva. A quanto apprende l'Adnkronos sono queste le date sulle quali si starebbe lavorando per la visita di Mario Draghi a Mosca, anticipata ieri dallo stesso premier, che ha parlato di una missione "nei prossimi giorni". Oggi, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha confermato che si sta lavorando alla visita, per quale "non è ancora stata fissata una data".

ORE 17.45 - Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha smentito le notizie dei media russi circa un'offensiva pianificata da Kiev contro le regioni separatiste della regione del Donbass. "Respingiamo categoricamente la le notizie di disinformazione russa su presunte operazioni offensive o atti di sabotaggio contro impianti di produzione chimica", ha scritto su Twitter. "L'Ucraina non sta conducendo né pianificando azioni di questo tipo nel Donbass. Siamo totalmente e unicamente impegnati nella soluzione diplomatica del conflitto".

ORE 17.16 - "Non dobbiamo essere ingenui". A dichiararlo è stato il cancelliere tedesco Olaf Scholz, esprimendosi sulla crisi ucraina al termine del summit Ue-Africa e osservando che la Russia ha ampliato la propria presenza alla frontiera con l'Ucraina fino ad un livello sufficiente a scatenare una guerra. Quanto alla minaccia russa dell'uso di misure 'tecnico-militari' Scholz ha detto di non volere interpretare l'espressione. "In ogni caso si tratta di un eufemismo per qualcosa che altro non è se non un'aggressione militare. Ed è per questo che non dovremmo farlo sembrare così innocuo".

ORE 17.15 - Forte esplosione a Donetsk, nella regione separatista filorussa del Donbass, nell'Ucraina orientale. Secondo il corrispondente dell'agenzia di stampa Sputnik, l'esplosione sarebbe avvenuta a poche decine di metri dall'edificio che ospita il governo dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk.

ORE 17.12 - Alle 22 ora italiana il presidente degli Stati Uniti Joe Biden farà un aggiornamento "dei nostri sforzi continui per perseguire la deterrenza e la diplomazia e sull'ammassamento di truppe russe al confine ucraino". Lo comunica la Casa Bianca.

ORE 17-05 - Vladimir Putin denuncia un "aggravarsi della situazione nell'est dell'Ucraina". A causa delle azioni di Kiev, ha affermato oggi il presidente della Federazione russa, "si è verificato un aggravarsi della situazione nel Donbass".

ORE 16.35 - La minaccia di nuove sanzioni occidentali viola gravemente il diritto internazionale e il paese "dovrà rafforzarsi dall'interno" per contrastarne l'effetto. A dichiararlo è stato il presidente russo, Vladimir Putin. "Si tratta di pressioni attraverso le sanzioni, è assolutamente illegale, un'importante violazione del diritto internazionale cui quelli che ne parlano ora sono interessati solo se è di beneficio a loro. E quando non conviene loro allora si dimenticano di tutte le norme del diritto internazionale", ha aggiunto. "L'unico modo per superare questo stato delle cose è rafforzarci dall'interno".

ORE 16.32 - Vitali Klitschko, sindaco di Kiev, ha lanciato un appello al ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock e al segretario di Stato americano Antony Blinken perché consegnino più armi difensive al Paese. "E' molto importante in questo momento", ha dichiarato intervenendo durante un panel alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco e riconoscendo il sostegno di Germania e Stati Uniti al suo paese. "Abbiamo bisogno, in questo momento, di armi difensive". "Ogni aggressore che cerca di attaccare l'Ucraina deve capire che deve pagare un prezzo doloroso. Siamo pronti a combattere", ha detto.

ORE 16.15 - Le autorità della repubblica separatista Donetsk hanno inviato ai residenti un sms contenente le istruzioni per l'evacuazione. Lo riferisce l'account 'Ukraine War Report'. Nel messaggio viene invitata la popolazione a non farsi prendere dal panico e a recarsi nei vari centri di evacuazione muniti di documenti, beni di prima necessità e scorte di cibo e acqua.

ORE 16.08 - Le esercitazioni militari russe sono "esclusivamente difensive" e "non rappresentano una minaccia per nessun altro Paese". Parola di Vladimir Putin. Durante la conferenza stampa con il leader bielorusso, Alexander Lukashenko, il presidente russo ha insistito sul fatto che si tratta di "esercitazioni" che "erano state programmate", dopo l'annuncio sulle esercitazioni delle forze missilistiche strategiche, annunciate per domani, con Lukashenko al fianco di Putin a seguire le manovre.

ORE 16.05 - Il leader dell'autoproclamata Repubblica popolare di Luhansk, Leonid Pasechnik, ha lanciato un appello a tutti gli "uomini abili" di "imbracciare le armi" e "difendere la Repubblica". Lo riferisce Ria News, dopo che sia Pasechnik che il leader dell'altra autoproclamata repubblica separatista di Donetsk, Denis Pushilin, hanno ordinato l'evacuazione della popolazione civile di fronte al rischio, hanno detto, di un'imminente invasione delle truppe governative ucraine.

Pasechnik ha inoltre annunciato l'inizio dell'evacuazione dei civili dalla regione per trasferirsi in Russia "per evitare vittime". Chiede che il trasferimento sia effettuato "il prima possibile" e che gli uomini "in grado di usare le armi si presentino per difendere la loro terra". La Russia, ha precisato, ha garantito la sua disponibilità ad accogliere i profughi fornendo loro alloggi.

ORE 15.58 - "La situazione nel Donbass è molto preoccupante: in ultime queste ore, ci sono state diverse vittime, apparentemente. Ci sono atti che si sono moltiplicati e che devono cessare: contravvengono agli accordi e al cessate il fuoco, ai quali l'insieme dei contraenti aveva confermato recentemente l'adesione". Lo dice il presidente francese Emmanuel Macron, durante la conferenza stampa finale del summit Ue-Unione Africana, nella sede del Consiglio a Bruxelles.

"Spetta all'Osce - continua Macron - fare chiarezza sugli avvenimenti di questi ultimi giorni e delle ultime ore. In questa fase non abbiamo prove del disimpegno russo in questa fase. Ho sentito le parole del presidente russo Vladimir Putin e le saluto con favore. Ma penso che se si vuole essere un partner affidabile, le azioni devono essere conformi alle dichiarazioni. Dobbiamo vedere elementi concreti".

"I bombardamenti nella zona di contatto - prosegue Macron - sono ripresi: primo, invochiamo la cessazione di queste azioni militari e a una rapida de-escalation; in secondo luogo, alla ripresa di negoziati costruttivi, perchè è attraverso il dialogo che la situazione può trovare la sua evoluzione. Le prossime ore daranno luogo ad un stretto coordinamento tra gli alleati europei e americani, da qui a fine giornata. Seguiamo l'evoluzione delle circostanze e daremo le risposte del caso. Per parte mia, penso che dobbiamo mantenere tutti molta calma. Siamo stati chiari sulla nostra unità", conclude.

ORE 15.52 - La Russia è "molto preoccupata" per l'aumento dei bombardamenti nell'est dell'Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, denunciando da parte di Kiev il ricorso ad armi vietate dagli accordi di Minsk. In un'intervista alla tv di Mosca, il capo della diplomazia ha poi ripetuto per l'ennesima volta che la Russia non ha alcun piano per invadere l'Ucraina, si tratta di "propaganda occidentale e fake news: la cosa principale è che gli autori di queste fake credono in quello che dicono, gli piacciono".

ORE 15.33 - L'annunciato ritiro delle forze russe a ridosso dei confini con l'Ucraina martedì è stato un trabocchetto creato ad arte per trarre in inganno gli Stati Uniti e gli altri Paesi alleati, rende noto il Washington Post citando fonti dell'intelligence americana ed europea. L'annuncio di Putin era stato accompagnato da video in cui si vedevano carri armati e altri mezzi pesanti che lasciavano la regione di confine a bordo di convogli. Ma in realtà, le forze russe hanno continuato ad aumentare. Gli Stati Uniti hanno ottenuto "informazioni credibili che le dichiarazioni russe sono una campagna di disinformazione progettata per trarre in inganno".

ORE 15.09 - L'Occidente imporrà le sanzioni contro la Russia "in ogni caso". E' la convinzione espressa dal presidente russo Vladimir Putin, nel corso di una conferenza stampa con il presidente bielorusso Aleksander Lukahensko.

ORE 15.02 - "Anche se stiamo facendo di tutto per una via diplomatica, non è quello che vediamo accadere". Così il segretario di Stato Usa Antony Blinken, nel suo interveto alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, nel quale ha parlato di "false provocazioni" da parte di Mosca. "I fatti non sono come li raccontano i russi, non hanno rimosso le loro forze" dal confine con l'Ucraina, ha detto il capo della diplomazia Usa.

0RE 14.47 - "Tutto quello che Kiev deve fare è sedersi al tavolo dei negoziati con il Donbass e concordare una soluzione del conflitto". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, al termine di un incontro durato due ore e mezzo con il presidente bielorusso Aleksander Lukashenko.

ORE 14.23 - Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che l'omologo bielorusso Alexander Lukashenko lo accompagnerà domani alle esercitazioni militari. "Ora è in corso una fase attiva" delle esercitazioni militari e "domani parteciperemo in uno dei seri eventi in questo complesso di cooperazione militare", ha detto Putin in un incontro a Mosca con Lukashenko diffuso in televisione, secondo quanto riporta la Cnn.

ORE 13.56 - Il numero dei militari russi ammassati ai confini dell'Ucraina è ora molto più alto di quanto si credeva. Lo dice Michael Carpenter, ambasciatore americano presso l'Osce. "Valutiamo che la Russia abbia ammassato fra i 169mila e i 190mila uomini in e attorno all'Ucraina, rispetto ai circa 100mila del 30 gennaio. E' la più significativa mobilitazione militare in Europa dalla Seconda guerra mondiale", ha detto Carpenter a una riunione dell'Organizzazione per la Sicurezza e la cooperazione in Europa, secondo quanto riporta il Guardian. L'espressione "in e attorno" è un riferimento alle aree dell'Ucraina controllate dai separatisti.

ORE 13.30 - La vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris, incontra oggi il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, a margine della conferenza sulla sicurezza che si apre oggi a Monaco. Avrà poi incontri, sempre incentrati sulla crisi in Ucraina, con i leader dei Paesi Baltici, il presidente della Lettonia, Egils Levits, il presidente dalla Lituania, Gitanas Nauseda, e la premier estone, Kaja Kallas. There will be a pool spray at the top of this meeting at the Commerzbank.

ORE 13.25 - Per il terzo giorno consecutivo, il ministero russo della Difesa ha pubblicato un video sull'annunciato ritiro di carri armati dal confine con l'Ucraina. Questa volta si tratta di immagini notturne di decine di tank caricati sul treno. Il ministero non ha precisato dove sia stato registrato il video, limitandosi a dire che i carri armati, "dopo il completamento delle esercitazioni previste", vengono riportati nel "luogo di dispiegamento permanente " a mille chilometri di distanza, nella regione di Nizhny Novgorod.

ORE 12.58 - La situazione nel Donbass è "molto preoccupante" e "potenzialmente molto pericolosa". Si è espresso così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Quello che sta accadendo nel Donbass, lo ripeto ancora una volta - ha detto - è una notizia molto preoccupante, che provoca davvero una sensazione di allarme ed è potenzialmente molto pericolosa".


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