
Il presidente ucraino: "No negoziati senza ritiro truppe russe". Peskov: "Occidente coinvolto direttamente nel conflitto"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha smesso di essere un possibile interlocutore per il presidente russo Vladimir Putin molto tempo fa. Così, in conferenza stampa, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov commentando le parole del leader ucraino che ha affermato di non essere "interessato" a incontrare Putin per colloqui di pace. "Sappiamo quali promesse fece Zelensky durante la sua campagna presidenziale - ha aggiunto Peskov, ripreso dalla Tass - e non è difficile ricordarle o rinfrescare la memoria di quegli elettori che lo hanno eletto in Ucraina: non ha mai risolto il problema del Donbass, ha rinnegato gli Accordi di Minsk, anzi, non li ha mai portati avanti, dato che si stava preparando per la guerra. Ecco perché, mettiamola così, lui stesso ha cessato da tempo di essere un potenziale interlocutore del presidente Putin".
Il presidente ucraino stamane ha ribadito l'intenzione di non negoziare con il suo omologo russo fino a quando non ritirerà tutte le sue truppe dal'Ucraina. In un'intervista rilasciata all'emittente britannica Sky News e diffusa sia in inglese, sia in ucraino, Zelensky ha espresso l'intenzione di negoziare con un nuovo governo a Mosca.
PESKOV: "OCCIDENTE COINVOLTO DIRETTAMENTE NEL CONFLITTO" - Dopo l'annuncio sull'invio dei carri armati Leopard 2 e Abrams all'Ucraina, la Russia percepisce "un coinvolgimento diretto" dell'Occidente nel conflitto, ha dichiarato inoltre il portavoce del Cremlino, secondo cui questo coinvolgimento "sta crescendo".
"Ci sono dichiarazioni continue che arrivano dalle capitali europee e da Washington secondo cui l'invio di vari sistemi d'arma, compresi i carri armati, in Ucraina non significa in alcun modo il coinvolgimento di questi Paesi o della Nato nelle ostilità in corso in Ucraina. Siamo categoricamente in disaccordo con questo", ha detto Peskov, citato dall'agenzia di stampa Tass.
Una volta che inizieranno le consegne dei carri armati di ultima generazione all'Ucraina, i Paesi Occidentali si sposteranno su un nuovo livello di confronto con la Russia, ha poi aggiunto il capo della delegazione della Russia ai negoziati per il disarmo di Vienna, Konstantin Gavrilov, in una intervista a Rossiya 24.