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Ucraina, Russia: "Fermato maxi attacco nel Donetsk". Kiev smentisce: "Nessuna offensiva"

05 giugno 2023 | 07.46
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Mosca annuncia il respingimento, ma il governo ucraino nega: "Vogliono distogliere l'attenzione dalle perdite subite a Bakhmut". Nuovi combattimenti nella regione russa di confine Belgorod

Afp
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La Russia annuncia il respingimento di una grande offensiva ucraina nel sud del Donetsk, ma Kiev smentisce con forza le parole del ministero della Difesa russo. E lo fa accusando Mosca di vivere in un "meta universo virtuale separato" dove si respingono "attacchi che non esistono", ma anche di voler diffonde false informazioni su una ipotetica controffensiva per distogliere l'attenzione dalle perdite subite a Bakhmut.

L'ANNUNCIO DI MOSCA: "RESPINTA MAXI OFFENSIVA NEL DONETSK, UCCISI 250 SOLDATI KIEV"

Ad annunciare il maxi attacco poi respinto nel Donetsk era stato stamane il ministero della Difesa russo. "L'obiettivo dell'avversario era quello di sfondare la nostra difesa" su quello che Kiev ritiene essere "il settore del fronte più vulnerabile", aveva dichiarato il portavoce del ministero della Difesa, Igor Konashenkov, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa statale russa Tass. "Il nemico non è riuscito a portare a termine il suo compito e non ha avuto successo", aveva fatto sapere ancora aggiungendo che la presunta offensiva sarebbe iniziata domenica mattina in cinque settori del fronte.

Secondo Konashenkov, inoltre, "il nemico ha coinvolto sei battaglioni meccanizzati e due carri armati. A seguito delle azioni abili e competenti del Gruppo di forze orientale,le perdite delle forze armate ucraine ammontavano a oltre 250 persone, 16 carri armati, tre veicoli da combattimento di fanteria e 21 veicoli corazzati da combattimento.

KIEV SMENTISCE: "RUSSIA RESPINGE ATTACCHI CHE NON ESISTONO"

Ma da Kiev arriva la smentita. Secondo l'Ucraina, infatti, la Russia vivrebbe in una sorta di universo parallelo ed è impegnata respingere "una offensiva che ancora non esiste". A dirlo il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, che smentisce così su Twitter le affermazione russe.

"Le notizie russe sono diventate da tempo un meta universo virtuale separato. Mosca è attivamente impegnata a respingere... una offensiva globale che 'ancora non esiste'. L'esercito russo da un milione di uomini sta attivamente respingendo attacchi, distruggendo migliaia di tank, centinaia di Himars e squadroni di F-16. In una parola, c'è la battaglia. L'Ucraina sta guardando questa battaglia epica, anche se con una certa sorpresa. Non vorremmo interrompere questa classica 'performance russa', ma comunque: seguite solo le notizie ufficiali ucraine se volete conoscere la verità", ha twittato Podolyak.

E a rincarare la dose su Telegram è poi la vice ministra della Difesa ucraina, Hanna Maliar: "Cosa sta accadendo ora? Stiamo portando avanti la difesa avviata il 24 febbraio 2022. L'operazione difensiva include tutto, anche azioni di controffensiva. Quindi, in alcune aree stiamo procedendo con azioni offensive. In particolare, la direttiva di Bakhmut rimane epicentro delle ostilità. Lì ci muoviamo lungo un fronte abbastanza ampio. Abbiamo successo. Occupiamo le alture dominanti. Il nemico è sulla difensiva e vuole mantenere le sue posizioni. Nel sud, il nemico è sulla difensiva. Perché i russi diffondono notizie su una controffensiva? Perché hanno bisogno di distogliere l'attenzione dalla disfatta lungo la direttiva di Bakhmut", scrive.

Cardinale Zuppi in missione di pace a Kiev, poi andrà a Mosca

LEADER SEPARATISTI DONETSK: "NEMICO CI HA MESSO IN POSIZIONE DIFFICILE"

"Il nemico ci ha messo in una posizione difficile", ha detto intanto il leader dei separatisti filorussi a Donetsk, Alexander Khodakovsky, contraddicendo le rivendicazioni di Mosca. Il nemico "è accompagnato dal successo", scrive su Telegram Khodakovsky, affermando comunque che l'attacco ad ovest della cittadina di Wuhledar sarebbe stata una limitata mossa tattica da parte delle forze ucraina, e non una grande operazione.

BELGOROD

Intanto, nella regione russa di confine Belgorod sono scoppiati nuovamente combattimenti. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato di essere riuscito a impedire a un "gruppo di sabotaggio e ricognizione di terroristi ucraini" di attraversare un fiume vicino.

Da tempo nella regione di Belgorod si verificano ripetuti scontri e attacchi, di cui Mosca incolpa Kiev. I gruppi chiamati 'Corpo volontario russo' e la Legione 'Libertà alla Russia' combattono per l'Ucraina, ma sono composti da nazionalisti russi. Alcuni membri del Corpo volontario russo hanno pubblicato domenica un video in cui affermano di aver catturato diversi soldati dell'esercito russo.

POLONIA

Nel frattempo i media di Varsavia hanno riferito che anche i polacchi stanno combattendo contro la Russia nella regione di Belgorod. I portali di notizie online Polsatnews.pl e Wprost.pl hanno riferito domenica che ci sono mercenari che combattono al fianco dell'esercito ucraino sotto il nome di Corpo dei volontari polacchi che, secondo Polsat, è stato fondato a febbraio. Inizialmente ha combattuto al fianco dell'esercito ucraino come unità indipendente composta solo da polacchi. Nel frattempo, la truppa sta agendo anche insieme al Corpo volontario russioPrigozhin contro soldati Russia: "Mine a Bakhmut contro Wagner"

PRIGOZHIN

Le forze armate ucraine stanno riconquistano terreno a nord di Bakhmut e, in particolare, hanno ripreso controllo di parte dell'insediamento di Berkhivka, nell'Ucraina orientale. Lo ha detto il leader e fondatore del gruppo di mercenari Wagner Yevgeny Prigozhin, definendo questa avanzata ''una disgrazia''. A maggio, dopo diverse settimane di assedio, i mercenari di Wagner sono riusciti ad avere la meglio sull'esercito ucraino e ha prendere il controllo di Bakhmut. Poi, la scorsa settimana, si sono ritirati consegnando la città strategia nelle mani delle forze armate russe.

CARDINALE ZUPPI IN MISSIONE A KIEV, POI A MOSCA

Il cardinale Matteo Zuppi, scelto dal Papa come inviato per la missione di pace in Ucraina, oggi è domani sarà a Kiev. “Con riferimento a quanto comunicato in precedenza dalla Santa Sede, si dà notizia che nei giorni 5-6 giugno, il Card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, compirà una visita a Kiev quale Inviato del Santo Padre Francesco”, spiega la Santa Sede. “Si tratta - spiega il Vaticano- di una iniziativa che ha come scopo principale quello di ascoltare in modo approfondito le Autorità ucraine circa le possibili vie per raggiungere una giusta pace e sostenere gesti di umanità che contribuiscano ad allentare le tensioni”

Zuppi visiterà anche Mosca, scrive l'agenzia russa Tass citando una "fonte informata in Vaticano". Il viaggio di Zuppi "è in corso di preparazione", ha aggiunto la fonte, senza tuttavia citare una possibile data. Questa mattina, il portavoce del Cremlino Dmity Peskov aveva spiegato che, al momento, un incontro con l'inviato del Pontefice per l'Ucraina non era nell'agenda di Vladimir Putin. "Al momento no, se sarà inserito (un incontro, ndr) vi informerò", aveva risposto Peskov ai giornalisti gli chiedevano di un possibile incontro fra il Presidente russo e l'inviato del Pontefice. "Sappiamo che andrà prima a Kiev, poi vi informeremo", aveva aggiunto in merito a una possibile visita di Zuppi a Mosca.

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