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Putin: "Con Ucraina nella Nato cresce minaccia a Russia"

21 febbraio 2022 | 06.53
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Il presidente russo: "Fatto il possibile per soluzione pacifica.Oggi la decisione sul riconoscimento di Donetsk e Luhansk"

(Foto Afp)
(Foto Afp)

Con l'Ucraina nella Nato cresce la minaccia per la Russia. Ad affermarlo il presidente russo Vladimir Putin, secondo cui "se la Russia affronta una tale missione come l'adesione dell'Ucraina all'Alleanza atlantica, allora le minacce al nostro Paese aumenteranno di molto". Putin ha citato l'articolo 5 del Trattato della Nato sulla difesa collettiva, in base al quale "è chiaro che tutti i Paesi dell'Alleanza devono combattere al fianco di uno dei membri se uno degli alleati è considerato sotto attacco".

"Vorrei sottolineare che, sin dall'inizio, la Russia ha fatto tutto il possibile per aiutare a risolvere tutte le questioni emergenti attraverso mezzi pacifici, in modo pacifico", ha poi aggiunto Putin, parlando durante una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale convocato al Cremlino, in un riferimento alla situazione nel Donbass. E poi ha fatto sapere che "la decisione sul riconoscimento delle repubbliche" autoproclamate di Donetsk e Luhansk, nell'Ucraina orientale, "sarà presa oggi".

Joe Biden "mi ha detto che una moratoria di qualche tipo è possibile" sull'adesione dell'Ucraina alla Nato, che non sarà accettata domani", ma questa "non è una moratoria per noi, non è una concessione a noi, è una moratoria per loro", ha sottolineato ancora Putin aggiungendo che la moratoria "semplicemente riflette la realtà, che l'Ucraina non è pronta".

E dopo aver sottolineato che "c'è la minaccia che Kiev potrebbe iniziare a riprendersi la Crimea, dal momento che non riconosce la sua adesione alla Federazione Russa, e la Nato si unirebbe a questi eventi", il presidente russo ha affermato inoltre che sta considerando la richiesta del riconoscimento dell'indipendenza delle repubblica separatiste nell'est dell'Ucraina. "Il proposito di questo incontro è di sentire i colleghi per determinare i nostri prossimi passi - ha detto - compreso l'appello da parte dei leader delle repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk alla Russia per il riconoscimento della loro sovranità e la risoluzione della Duma sulla stessa questione".

I leader delle autoproclamate repubbliche hanno rivolto oggi un appello congiunto a Putin, destinato a rendere ancora più infiammata la situazione dell'Ucraina orientale. "Il riconoscimento di Luhansk permetterà di evitare la perdita di vite tra i cittadini della repubblica, 300mila dei quali hanno cittadinanza russa", ha detto il leader della repubblica di Luhansk, Leonid Pasechnik, in un video trasmesso dalla televisione di stato russa. Anche il leader di Donetsk, Denis Pushilin, ha rivolto, sempre parlando alla televisione russa, un appello a Putin per il riconoscimento e per un trattato di amicizia e assistenza militare con la Russia. Questo permetterebbe a Mosca di avere migliaia di militari nei territori della repubblicana, come è successo nell'Ossetia del Sud e dell'Abkhazia che la Russia nel 2008 ha riconosciuto come indipendenti dalla Georgia.

INCONTRO BIDEN-PUTIN

E' ''prematuro'' parlare di un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e l'omologo americano Joe Biden, ha affermato il Cremlino in una nota, spiegando che ''non ci sono piani concreti'' per un vertice tra i due leader sulla crisi ucraina.

"Putin e il presidente degli Stati Uniti Biden possono decidere di discutere dell'Ucraina in qualsiasi momento. Una telefonata o un faccia a faccia possono essere fatti in qualsiasi momento'', si legge nella nota del Cremlino, aggiungendo però che ''non esiste ancora un piano concreto" in questo senso.

Putin, ha annunciato quindi il Cremlino, ha convocato per oggi una riunione ''straordinaria'' del Consiglio di sicurezza russo.

Secondo il quadro delineato da Cnn e Washington Post dopo la mediazione del presidente francese Emmanuel Macron,Biden ha accettato "in linea di principio" di incontrare Putin se la Russia non invaderà l'Ucraina.

L'incontro tra Biden e Putin verrebbe definito nel corso della settimana, dopo il summit tra il segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, in programma il 24 febbraio. Il vertice tra Biden e Putin non avrebbe luogo se la Russia, come indicano elementi di intelligence Usa, dovesse avviare l'invasione dell'Ucraina.

"Siamo sempre pronti per la diplomazia. Siamo anche pronti a rapide e severe conseguenze se la Russia dovesse scegliere la guerra. E al momento la Russia sembra impegnata a portare avanti i preparativi per un attacco su vasta scala all'Ucraina in tempi molto brevi", le parole della portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, nella notte tra domenica e lunedì. "Il presidente Biden è pronto a confrontarsi con il presidente Putin in qualsiasi momento e secondo qualsiasi formato, se questo può contribuire ad evitare una guerra", ha detto Blinken nella giornata di domenica a 'State of the Union', programma della Cnn.

DANNEGGIATO OSPEDALE A DONETSK - L'ospedale della città di Donetsk sarebbe stato danneggiato da colpi di mortaio sparati dall'esercito di Kiev. Lo ha dichiarato la milizia popolare della Repubblica popolare di Donetsk citata dall'agenzia di stampa russa Tass. Secondo i miliziani la situazione sulla linea di contatto resta molto tesa, aggiunge la Tass.

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