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Ucraina, Zelensky: "Ci servono 7 miliardi di dollari al mese"

21 aprile 2022 | 20.45
LETTURA: 4 minuti

La richiesta del presidente al Fondo Monetario Internazionale e alla Banca Mondiale a Washington

(Afp)
(Afp)

L'Ucraina necessita di sette miliardi di dollari al mese per compensare i danni economici della guerra con la Russia. Lo ha sottolineato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo a una tavola rotonda dedicata agli aiuti all'Ucraina che si è tenuta nell'ambito delle riunioni del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale a Washington. "E avremo bisogno di centinaia di miliardi di dollari per la ricostruzione", ha aggiunto Zelensky.

"Ogni Paese del mondo deve prepararsi ora per la possibile rottura completa di qualsiasi relazione con la Russia" aggiunge su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, illustrando quelli che secondo lui sono i passi necessari da fare. "Il primo è il sostegno immediato all'Ucraina, in modo che la leadership russa sappia che la guerra non consentirà loro di realizzare nessuno dei loro obiettivi aggressivi. Il secondo è l'immediata esclusione della Russia da tutte le istituzioni finanziarie internazionali".

"La terza - prosegue Zelensky - è una tassa speciale per la guerra. La Russia, e dopo di essa qualsiasi altro aggressore, deve pagare per aver violato la stabilità globale". Oltre alla "possibile rottura completa" delle relazioni con la Russia, il presidente ucraino chiede che si continuino "a bloccare i beni dello stato russo e i rappresentanti dell'élite russa".

"Sfortunatamente, la Russia ha respinto la proposta di stabilire una tregua pasquale" dichiara Zelensky, sottolineando che il rifiuto "dimostra molto bene come i dirigenti di questo Stato trattano effettivamente la fede cristiana". "Però rimaniamo fiduciosi, con la speranza per la pace e che la vita vinca la morte".

MARIUPOL

La città Ucraina di Mariupol non è ancora del tutto persa, ma la situazione lì è "grave e difficile" aveva detto poco prima Zelensky, contraddicendo gli annunci di Mosca, secondo cui la città portuale dell'Ucraina orientale sarebbe caduta nelle mani dell'esercito russo. Notizia confermata anche dal leader ceceno, Ramzan Kadyrov, con un messaggio su Telegram.

"La situazione è difficile, la situazione è grave", ha detto Zelensky ai giornalisti a Kiev, sottolineando tuttavia che ci sono ancora diversi modi per liberare la città. "C'è un modo militare e ci stiamo preparando", ha detto Zelensky, sostenendo che per riuscirci è necessario l'aiuto dell'Occidente.

Un'altra soluzione sarebbe quella diplomatica e umanitaria, ha detto Zelensky, elencando diverse proposte che Kiev ha già proposto a Mosca, compreso uno scambio di "feriti". "Ci aspettano giorni decisivi, la battaglia decisiva per il nostro Stato, per il nostro Paese, per il Donbass ucraino", ha sottolineato Zelensky.

"Oggi il ministro della Difesa russo ha fatto rapporto ai leader russo delle azioni belliche nella nostra città di Mariupol, l'avrete sentito tutti. Prima della guerra questa era una città grande probabilmente quanto Lisbona, una città sul litorale marino di quasi mezzo milione di abitanti. Ora è totalmente distrutta". "A Mariupol non c'è neanche un edificio intero, neanche uno - ha incalzato Zelensky -. La città è letteralmente bruciata. Per più di un mese i russi hanno tenuto la città in forte assedio senza permettere la consegna degli aiuti umanitari. Centinaia di migliaia dei cittadini civili erano senza cibo, acqua, medicine, senza nulla, sotto continui attacchi e bombardamenti".

"Credo che il popolo portoghese, e con esso i politici portoghesi, sosterrà il nostro Stato nel suo desiderio fondamentale di essere con voi nell'Unione europea". "Il libero deve sostenere il libero - dice Zelensky - Le persone perbene dovrebbero sostenere le persone perbene. Il coscienzioso deve sostenere il coscienzioso".

Il premier si rivolge ai politici portoghesi: "Credo che non tradirai né noi né te stesso. Perché l'Ucraina è già in viaggio verso l'Unione europea con una procedura accelerata. Ci auguriamo che nel prossimo futuro potremo ottenere lo status di candidato all'adesione all'Ue".

LE SANZIONI

"Abbiamo bisogno che le pressioni delle sanzioni sulla Russia siano più forti -ha aggiunto Zelensky- Solo le sanzioni sono in grado di costringere la Russia a cercare la pace e di privare la macchina bellica russa delle risorse. Abbiamo bisogno della posizione decisa delle aziende europee affinché escano dal mercato russo, perché i loro contributi al budget russo sostengono tutto questo male. La Russia può essere fermata, gli omicidi di massa possono essere fermati, così le deportazioni e la dittatura possono essere fermate".

"Sono grato al vostro governo e a tutti i portoghesi per l'aiuto all'Ucraina che avete già dato e per l'appoggio alle sanzioni contro la Russia". "Adesso, quando l'Unione europea sta preparando il sesto pacchetto di sanzioni, è importante - ha aggiunto Zelensky - che voi mostriate la vostra posizione di leader e appoggiate l'embargo di petrolio per la Russia a livello di tutta l'Europa. E' anche importante che voi insieme agli altri Paesi dell'Ue insistiate sulla limitazione totale del sistema bancario russo. E infine bisogna chiudere tutti i porti dell'Unione europea: tutti i porti del Portogallo per le navi russe e di quelle che loro cercano di nascondere sotto altre bandiere".

MASSACRO DI BUCHA

"Si sono resi conto della reazione del mondo ai massacri di Bucha e ora vogliono coprire le tracce dei propri crimini" dice il premier ucraino in un video pubblicato sul suo canale Telegram, in cui si rivolge al Parlamento portoghese.

"Quando ci rivolgiamo al mondo per l'aiuto - ha proseguito - diciamo cose semplici e precise: abbiamo bisogno delle armi per difenderci dalla brutale invasione russa. Hanno portato così tanti mali sulla nostra terra come 80 anni fa l'invasione nazista".

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