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Tumori: ok Ue a nuovo mix molecole contro melanoma aggressivo

08 settembre 2015 | 00.00
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(Foto da Wikipedia)
(Foto da Wikipedia)

Una nuova opzione caratterizzata da un'efficacia superiore contro una forma aggressiva di melanoma positivo a una mutazione genetica. Se ne è parlato a Bologna, dove è in corso l'incontro 'Melanoma 2015. Il trattamento dei pazienti Braf mutati', con il patrocinio dell'Imi (Intergruppo melanoma italiano). Un appuntamento di due giorni per fare il punto sulla targeted therapy e le ultime novità che arrivano dalla ricerca.

Proprio all'inizio di settembre Novartis ha ottenuto l'approvazione europea per dabrafenib e trametinib, prima terapia di combinazione approvata per i pazienti con una forma aggressiva di melanoma.

La Commissione europea ha approvato il 'mix' per il trattamento di pazienti adulti con melanoma non operabile o metastatico in presenza di mutazione Braf V600. L’approvazione si basa su due studi di Fase III, che dimostrano un beneficio statisticamente significativo in termini di sopravvivenza globale con la terapia di combinazione rispetto alla monoterapia con un inibitore di Braf.

"Desideriamo rendere disponibile il più presto possibile in tutta Europa la terapia di combinazione mirata dabrafenib e trametinib, che ha dimostrato un significativo vantaggio in termini di sopravvivenza globale in due robusti studi clinici", ha dichiarato Bruno Strigini, presidente di Novartis Oncology.

Il melanoma metastatico è la forma di tumore cutaneo più grave, associato a bassi tassi di sopravvivenza: circa una persona su cinque sopravvive per 5 anni a una diagnosi di malattia in fase terminale. Ogni anno in tutto il mondo vengono diagnosticati circa 200.000 nuovi casi di melanoma, circa la metà dei quali con mutazioni Braf.

Oggi i test genetici sono in grado di determinare se un tumore ha una mutazione di questo tipo, e i risultati possono svolgere un ruolo chiave nella determinazione della prognosi e del trattamento più appropriato.

L'approvazione della Commissione europea si applica a tutti i 28 Stati membri della Ue, più Islanda, Norvegia e Liechtenstein.

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