''L'avevamo chiamata qui, signor presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per chiarire sui conti pubblici e da lei non è arrivata alcuna chiarezza, alcun chiarimento sui conti del nostro Paese. Lei era anche qui, come prassi, per avere un mandato da quest'Aula rispetto alle sue intenzioni relativamente al Consiglio europeo di domani, ma anche su questo noi non abbiamo sentito nulla''. Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo Fi, durante le dichiarazioni di voto alla Camera sulle comunicazioni del premier Matteo Renzi sul prossimo Consiglio europeo.
''Abbiamo purtroppo sentito il solito repertorio, signor presidente del Consiglio, anzi, il solito repertorio un po' meno scoppiettante del solito, senza mani in tasca, io ero affezionato alle mani in tasca. Un repertorio che si ripete, un repertorio che sta diventando stucchevole nel non dire, nel parlare d'altro''.
''E siccome non è il momento di parlare d'altro, signor presidente del Consiglio. La mia delusione è ancora maggiore proprio perché in questo momento abbiamo bisogno di parlare dei problemi veri, degli impegni veri, chiamare le cose con il loro nome e prendere impegni veri. Lei aveva già citato Lula, signor presidente del Consiglio, basta, adesso vogliamo altro'', ha concluso Brunetta.