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Ue, Draghi: "Rapporti saldi Italia-Germania per completare l'integrazione europea"

14 settembre 2021 | 15.53
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Il premier: "Dobbiamo rafforzare i nostri meccanismi di cooperazione all’interno dell’Unione"

(Fotogramma)
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"Germania e Italia condividono lo stesso obiettivo strategico: il completamento del percorso di integrazione europea". Così il premier Mario Draghi, in un passaggio del videomessaggio per il 15esimo Forum economico Italo-Tedesco, in cui rimarca "quanto siano saldi e profondi i rapporti tra i nostri due Paesi". "Dopo i drammi della pandemia, vogliamo procedere uniti su un percorso di sviluppo rapido, inclusivo e sostenibile. Un’Europa più forte dal punto di vista economico, diplomatico e militare è il solo modo per avere un’Italia più forte e una Germania più forte".

"Dobbiamo essere fieri del nostro modello sociale - ha rimarcato il presidente del Consiglio - per la sua attenzione alla sanità, all’ambiente e alle diseguaglianze. E dobbiamo adattarlo al futuro, grazie all’innovazione, alle riforme strutturali e a un maggiore coinvolgimento dei giovani e dalle donne nel mercato del lavoro".

Per Draghi, "questo è un momento molto favorevole per le relazioni tra Italia e Germania. Dobbiamo rafforzare i nostri meccanismi di cooperazione all’interno dell’Unione europea. E lavorare insieme, nell’interesse delle imprese e di tutti i cittadini".

"La Germania è il maggior partner commerciale dell'Italia e la meta principale per gli investitori italiani" ha detto la cancelliera Angela Merkel. "La maggior parte dei turisti che visitano l'Italia proviene dalla Germania. Entrambe le parti traggono beneficio da questo stretto partenariato. Di questi tempi una buona cooperazione è più importante che mai". A dichiararlo, intervenendo con un messaggio al 15mo Forum Economico italo-tedesco è stata la cancelliera Angela Merkel.

Motore d'Europa

"Germania e Italia sono il motore manifatturiero dell’Unione europea" ha detto Draghi. "Dalle nostre fabbriche proviene circa metà della sua produzione industriale. Dalla meccanica ai mezzi di trasporto, siamo spesso un’unica catena del valore - segno tangibile dei vantaggi del mercato unico e dell’unione monetaria. La Germania è infatti il primo partner commerciale per l’Italia. Nel 2020, gli scambi tra i due Paesi ammontavano a 116 miliardi di euro, più di quanto valessero gli scambi dell’Italia con Stati Uniti e Cina messi insieme".

"La Germania commercia più con la Lombardia che con la Turchia - ha proseguito il nostro presidente del Consiglio -. E l’Italia commercia più con la Baviera che con l’intera Polonia. La nostra prosperità e il nostro benessere dipendono in larga parte dall’essere uniti".

"Vogliamo accelerare l’impegno di decarbonizzazione, ridurre le emissioni e puntare su tecnologie all’avanguardia come l’idrogeno, su cui c’è una collaborazione strutturata a livello europeo. I tempi di questo processo devono essere ambiziosi, ma compatibili con le capacità di adattamento delle nostre economie. E lo Stato deve essere pronto ad aiutare cittadini e imprese nell’affrontare i costi di questa complessa trasformazione". Così il premier Mario Draghi, in un passaggio del videomessaggio per il 15esimo Forum economico Italo-Tedesco in cui ricorda come il Next Generation EU sia "un programma che rappresenta un’opportunità unica per lo sviluppo dei nostri Paesi e per il rafforzamento dell’Unione", e come sia Italia che Germania abbiano "destinato circa il 40% delle risorse alla transizione ecologica".

Transizione digitale

"Almeno un quinto dei fondi del programma Next Generation EU è destinato alla transizione digitale -ha detto il premier Draghi -. Intendiamo aiutare le imprese a innovare e vogliamo rendere più facile la vita ai cittadini. Puntiamo a modernizzare il settore pubblico, a partire da scuole e ospedali nelle aree depresse. E a diffondere le conoscenze digitali, perché siano uno strumento di mobilità sociale e di superamento delle diseguaglianze".

"Il legame fra le nostre economie è destinato a rafforzarsi - prosegue il presidente del Consiglio -. Penso per esempio agli Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo, a cui destiniamo 1,5 miliardi nel PNRR. Il progetto sulla microelettronica ci vede collaborare nel settore strategico dei semiconduttori. Abbiamo già raccolto molte manifestazioni di interesse e intendiamo renderlo un’area di collaborazione di lungo periodo fra i nostri Paesi".

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