L'Italia ha confermato oggi nel Consiglio Ue la propria astensione sul bilancio 2017 dell'Unione, già annunciata lo scorso 17 novembre dopo l'intesa raggiunta in trilogo tra Consiglio, Commissione e Parlamento. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega agli Affari Europei Sandro Gozi, a margine della riunione del Consiglio Competitività a Bruxelles.
"Abbiamo confermato l'astensione sul bilancio Ue 2017 - ha detto - astensione sulla quale ha concordato anche la Grecia, perché condivide pienamente la posizione negativa dell'Italia sul pacchetto finanziario globale, che include il bilancio 2017 e il riesame del quadro multiannuale fino al 2020. C'è anche l'astensione da parte del Regno Unito".
"Ci siamo astenuti perché - ha aggiunto Gozi - da una parte sul bilancio 2017 abbiamo ottenuto gli aumenti che chiedevamo, e questo grazie a un ottimo lavoro di squadra con il Parlamento Europeo, perché abbiamo avuto un aumento del 12% della rubrica 1A, legata alla crescita e alla lotta contro la disoccupazione".
"Sono aumentati i programmi per cui insistevamo - ha continuato Gozi - quelli per le pmi, per la ricerca come Horizon 2020, per i giovani disoccupati come la Garanzia Giovani, programmi per gli studenti e la mobilità Erasmus. Inoltre abbiamo ottenuto un aumento dell'11% in materia di sicurezza, il che vuol dire che l'Europa metterà più soldi per fare rimpatri, per la ridistribuzione dei rifugiati, per una migliore gestione delle frontiere esterne".
"Dato che su questi punti c'erano dei passi avanti rispetto alla proposta della presidenza slovacca, ci siamo astenuti, ma rimane la nostra riserva, il nostro veto sul pacchetto generale, perché molto c'è da fare per il riesame del bilancio multiannuale", ha proseguito. "Anche su questo siamo in contatto con la relatrice del Parlamento Europeo Isabelle Thomas: vogliamo proseguire su questa strada, che comunque si risolverà unicamente a livello politico, non nelle discussioni a livello tecnico o a livello diplomatico", ha concluso Gozi.
