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Ue, M5S accelera per nuovo gruppo: 'dialogo con S&D e macroniani'

17 novembre 2020 | 18.56
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Afp
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Il Movimento 5 Stelle prova a stringere i tempi per accasarsi in Europa. Da tempo i pentastellati sono alla ricerca di un gruppo al Parlamento Ue e adesso, complice anche l'input arrivato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, si punta a sciogliere questo nodo in tempi brevi. "Per rafforzarci credo che il M5S debba anche superare le ambiguità in ambito internazionale ed entrare in una grande famiglia europea", ha ribadito l'ex capo politico durante il suo intervento al 'congresso' grillino. Fonti del M5S a Bruxelles fanno sapere all'Adnkronos che l'obietivo è "chiudere entro fine anno" il dossier del nuovo gruppo. Ma il Parlamento europeo chiuso per Covid non facilita certo i colloqui in questa fase.

"Gli interlocutori", viene spiegato, "sono sempre gli stessi: i socialisti di S&D e i liberali macroniani di Renew Europe". Con i primi, le interlocuzioni sono favorite dalla coabitazione con il Pd al governo nazionale. C'è chi poi fa notare come le parole del presidente del Parlamento Ue David Sassoli, che ha chiesto il superamento del Mes e la cancellazione dei debiti accumulati dai governi per rispondere al Covid, siano state molto apprezzate dai vertici del M5S. "Senza dubbio questo rappresenta un ulteriore segnale di avvicinamento", viene sottolineato.

Per quanto riguarda Renew Europe, invece, i grillini guardano con interesse alla possibilità di rappresentare la seconda delegazione (dopo quella francese) all'interno della compagine liberale. Del resto "con Parigi abbiamo un ottimo rapporto", il messaggio lanciato oggi da Di Maio, a riprova del fatto che le tensioni diplomatiche legate alla stagione dei gilet gialli sembrano ormai definitivamente alle spalle. E se da una parte l'eurodeputato italiano Sandro Gozi, eletto in Francia con la lista Renaissance, fa sapere che le porte di Renew Europe sono chiuse per i pentastellati ("non ci sono ipotesi di ingresso dei deputati europei M5S nel nostro gruppo... non c'è nessun negoziato formale e nessuna discussione informale"), dall'altra fonti grilline assicurano che l'interlocuzione è in corso.

Sullo sfondo resta l'ipotesi - sempre più remota - di un apparentamento con i Verdi. Il gruppo ambientalista non intende avallare l'ingresso degli europarlamentari M5S ma sarebbe pronto ad accogliere qualche dissidente 'pentito' in caso di scissione. Lo scoglio principale rimane sempre il legame con l'Associazione Rousseau di Davide Casaleggio, al punto che si vocifera addirittura di un veto posto dai Verdi su chi ha ricoperto ruoli e incarichi in Rousseau (come ad esempio l'europarlamentare Eleonora Evi).

Non poche perplessità sarebbero poi state sollevate sulla retorica anti-tedesca più volte espressa in passato dal grillino Piernicola Pedicini: "Il gruppo dei Verdi è dominato dai tedeschi...", viene fatto notare. Dopo gli Stati Generali M5S i riflettori sono puntati sulle mosse dei dissidenti grillini all'Europarlamento. "Noi siamo dentro il Movimento. Al momento non c'è alcuna interlocuzione con i Verdi", taglia corto Ignazio Corrao, interpellato dall'Adnkronos. (di Antonio Atte)

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