''Per uscire dalla crisi non dobbiamo avere più Europa, ne dobbiamo avere meno. Il presidente del Consiglio, pur non rappresentando il popolo ma una parte degli elettori del Pd, è chiamato a rinegoziare tutta una serie di vincoli che ci stanno letteralmente distruggendo. C'è bisogno di una cura da cavallo: per rendere competitivo il Paese occorre radere al suolo la burocrazia". Lo afferma il vice presidente dei deputati della Lega Gianluca Pini.
"Oggi ci aspettavamo un passaggio da Renzi sul patto di stabilità, che deve essere cancellato perché premia gli enti che sprecano e danneggia quelli che risparmiano, ma non c'è stato. Per non parlare della scommessa tutta elettorale dei dieci miliardi: un giochino che si scontra con i testi che il governo stesso deposita in Parlamento. Se Renzi avrà il coraggio di accantonare gli slogan in favore di qualche fatto concreto forse le sue slide diventeranno credibili. Lo show del premier non ci convince, motivo per il quale voteremo con convinzione contro la risoluzione di maggioranza'', conclude Pini.