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Ue, Sandro Gozi: "Frugali prigionieri del passato"

23 maggio 2020 | 13.47
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Così all'Adnkronos l'eurodeputato di Renew Europe dopo il documento dei rigoristi: "Su Recovery sarà negoziato duro"

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Sul Recovery Plan si profila un "negoziato duro", ora che la posizione dei quattro Paesi frugali è sul tavolo. Una posizione viziata da un "doppio errore", sia perché guarda alla crisi attuale con le lenti del "passato", della crisi finanziaria e del debito, sia perché presuppone che quella che l'Ue sta affrontando sia una crisi passeggera, una parentesi destinata a risolversi in un paio d'anni. A dirlo all'Adnkronos è l'eurodeputato di Renew Europe Sandro Gozi, eletto in Francia, di Italia Viva.

"Siamo in pieno negoziato - dice Gozi - è iniziato con il paper francotedesco". Certo, i Frugali riconoscono la necessità di una risposta comune, ma, osserva, "l'idea del Recovery Fund è già passata al Consiglio Europeo, non lo considero un elemento aggiuntivo: siamo all'inizio di un negoziato duro ed è evidente che la posizione dei Frugali parte da un doppio errore. Sono prigionieri della crisi precedente e guardano indietro".

"Inoltre - prosegue Gozi - fanno bene a definirsi frugali, perché il termine deriva da una pianta che non ha bisogno di cure particolari. E ritengono che la pianta Europa non abbia bisogno di cure particolari, mentre ha bisogno di cure straordinarie e, se le cure non arrivano, i primi a perderci sarebbero proprio i frugali".

"L'illusione che tutto si risolva in due anni - aggiunge Gozi - che è l'impostazione di fondo di questo documento, è profondamente errata. Non chiediamo agli olandesi di diventare dei buoni samaritani, ma di pensare ai loro interessi. E il loro interesse è che il mercato unico continui a funzionare: con la loro impostazione ci sarebbero divergenze così forti che si bloccherebbe".

"Spero - continua Gozi - che questa miopia sia tattica negoziale, perché con quell'impostazione non si fa alcun passo in avanti. La realtà europea richiede cure particolari, altrimenti l'Europa non potrà più dare i suoi frutti, che hanno garantito benessere per anni. Siamo molto lontani dal necessario".

"Ora - prosegue - sta alla Commissione Europea: sono state messe sul tavolo due posizioni importanti, quella francotedesca e quella dei frugali. Ora sta alla Commissione esercitare il suo ruolo politico, non di ragioniere che fa la media tra le due proposte. Deve compiere una scelta politica e io auspico che la scelta politica vada nella direzione del Parlamento Europeo", che ha indicato un Recovery Fund da 2mila mld di euro.

"Auspico - dice ancora Gozi - che la Commissione faccia una scelta di campo, tenendo conto di alcuni punti della proposta dei frugali", come per esempio il sostegno al Green Deal e al rispetto dello Stato di diritto. "Dimostri quel coraggio e quell'ambizione politica che hanno dimostrato Emmanuel Macron ed Angela Merkel", aggiunge.

George Soros ha rilasciato un'intervista al Telegraaf, spiegando al pubblico olandese i vantaggi finanziari notevoli che avrebbe l'emissione di bond perpetui, o Consols, già proposti dalla Spagna (e giudicati positivamente da Frans Timmermans, olandese e laburista): "Ne vedo i vantaggi e personalmente la vedo come una buona soluzione - risponde Gozi - al momento mi sembra difficile che possa essere la soluzione con cui uscire dal negoziato, ma è importante alimentare il dibattito interno ai Paesi Bassi e alla Germania".

Per l'eurodeputato, occorre far presto: "Auspico un accordo già nel Consiglio di giugno, perché credo che ormai ci siano tutte le posizioni, chiare, sul tavolo. Ora aspettiamo la Commissione: da come farà la sua proposta capiremo se c'è la possibilità di chiudere in giugno o se serviranno dei supplementari", conclude.

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