Con queste nuove regole, ha spiegato la presidente della Commissione: "L'industria avrà tutta la chiarezza di cui necessita per pianificare il futuro".
L'idrogeno verde è "essenziale per mettere fine alla dipendenza dell'Europa da un fornitore inaffidabile e pericoloso come la Russia. Per questo nel nostro piano RePowerEu abbiamo raddoppiato il nostro obiettivo al 2030, per produrre 10 mln di tonnellate l'anno di idrogeno rinnovabile nell'Ue". Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in un intervento in collegamento con un convegno in Polonia dedicato all'idrogeno, che l'esecutivo Ue considera come uno dei carburanti del futuro.
"E importeremo altri 10 mln di tonnellate dall'estero - aggiunge - questo può rimpiazzare fino a 50 mld di metri cubi di gas importato dalla Russia". Domani, prosegue, la Commissione adotterà un pacchetto di regolamenti per l'idrogeno verde e "allora, i parametri principali saranno pronti, per il completamento di infrastrutture integrate per il gas e l'idrogeno, inclusi lo stoccaggio e le infrastrutture portuali".
Con queste regole, aggiunge von der Leyen, "l'industria avrà tutta la chiarezza di cui necessita per pianificare il futuro. Così tutti i nostri ecosistemi regionali potranno fondersi in un vero mercato europeo dell'idrogeno". Questo mercato "pulito e redditizio" guidato "dall'Europa e dai suoi partner nei prossimi decenni rimpiazzerà il mercato globale sporco dei combustibili fossili. Con gli attuali prezzi di mercato, l'idrogeno verde più essere già più economico dell'idrogeno grigio", quello prodotto usando gas naturale.
"Il nostro obiettivo è portare il suo costo sotto 1,8 euro al chilo entro il 2030 - prosegue von der Leyen - è un obiettivo alla nostra portata, perché gli investimenti stanno arrivando. Sto parlando di investimenti pubblici e di investimenti privati molto maggiori, che possiamo sbloccare". Per la presidente, occorre creare un "circolo virtuoso" dell'idrogeno pulito, quello prodotto usando le rinnovabili, in cui "domanda e offerta si alimentino a vicenda, tirando giù i prezzi".
"Il nostro piano per la ripresa, Next Generation Eu, vale 800 miliardi di euro a prezzi correnti nell'arco di quattro anni - dice ancora von der Leyen - oltre un terzo finanzierà le obiettivi delineati nel Green Deal europeo per assicurare elettricità rinnovabile sufficiente a produrre idrogeno rinnovabile. Nove miliardi e trecento milioni di euro di Next generation Eu vengono impegnati direttamente in progetti legati all'idrogeno".
"Questo è solo l'inizio - continua von der Leyen - la Commissione sta valutando gli aiuti di Stato per i progetti relativi all'idrogeno come una priorità: i nostri progetti importanti di interesse comune europeo sull'idrogeno saranno approvati entro l'estate".
"Ciò - prevede la presidente della Commissione - innescherà grandi investimenti da parte dell'industria, del valore ben superiore a 50 miliardi di euro. L'idrogeno è un perfetto esempio di quello che si può raggiungere con partnership pubblico-private".
Secondo von der Leyen "l'idrogeno verde non è solo un'enorme opportunità commerciale. L'idrogeno verde è un bene per il pianeta, è un bene per la sicurezza energetica. E la sicurezza energetica è un pilastro importante della nostra indipendenza europea", conclude.
L'idrogeno verde è la variante ecologica dell'idrogeno: viene prodotta ad impatto ambientale zero attraverso l’elettrolisi dell’acqua, alimentata da energie provenienti da fonti rinnovabili. Si distingue dall’idrogeno grigio, spiega la multiutility Hera, perché quest'ultimo viene prodotto attraverso lo steam reforming del metano, un processo che disperde nell’ambiente un’enorme quantità di anidride carbonica, con un impatto fortemente negativo sull’ecosistema. Anche l’idrogeno blu viene prodotto attraverso lo steam reforming del metano, ma catturando le particelle di anidride carbonica, che in questo modo non vengono emesse nell’atmosfera.
